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IL FOCUS
27.10.2025 - 17:34
Dalla Romea alle sfide del turismo, i chioggiotti puntano a far pesare le proprie istanze a Venezia
CHIOGGIA - Nove chioggiotti in corsa per un posto nel consiglio regionale. Le liste si sono chiuse qualche giorno fa e i nomi sono ormai ufficiali. La città punta ad essere ancora rappresentata da figure di spicco rigorosamente chioggiotte e che possano peronare la causa del territorio, a cominciare dal nodo della viabilità, con il territorio clodiense che continua a subire gli enormi problemi di traffico legati all’unica strada di entrata e uscita: la pericolosa statale Romea.
In Regione, in questi anni, erano tre i chioggiotti seduti sui banchi di maggioranza e opposizione: il leghista Marco Dolfin, l’esponente del Partito democratico Jonatan Montanariello e la grillina Erika Baldin. Con quest’ultima che si è chiamata fuori dalle prossime elezioni, a cercare la riconferma rimangono in due. La Lega ha infatti riproposto il nome di Marco Dolfin a caccia del suo secondo mandato e lo stesso ha fatto il Partito democratico riproponendo Montanariello. In lizza per entrare in consiglio ci sono, assieme a loro, altri 7 chioggiotti.
Fratelli d’Italia ha candidato Matteo Penzo. Poliziotto ed ex presidente dell’Ipab di Chioggia, molto conosciuto in città. Al suo fianco e con la stessa casacca di partito l’imprenditrice, nel mondo del turismo, Cristina Boscolo Zemelo che gestisce un noto stabilimento balneare di Sottomarina assieme alla famiglia.
In Forza Italia si è registrato il ritiro di Beniamino Boscolo Capon, ma sono comunque due i nomi chioggiotti che si trovano nelle lista: Francesca Donà, avvocato e consigliera comunale di Maggioranza e Fabio Nordio, ex presidente dell’Ater che è passato dalla Lega a Forza Italia proprio al fotofinish.
Tra le fila dell’Udc, a sostegno del centrodestra, troviamo un altro volto noto della politica locale di questi ultimi anni. Si tratta di Elena Zennaro, che è stata assessore alla cultura, all’agricoltura e alle pari opportunità nella giunta Armelao dopo essere stata eletta tra le fila di Fratelli d’Italia. Dopo l’allontanamento del partito da parte del primo cittadino la Zennaro, dopo le dimissioni, è rientrata in giunta dalla porta di servizio con l’aggiunta del ruolo di vice sindaco.
Il suo avvicinamento all’Udc le è costato, a giugno, il posto in giunta con Armelao che aveva ceduto alle pressioni dei suoi alleati e aveva firmato il decreto che le ritirava tutte le deleghe. Nel centrosinistra, oltre alla riconferma della candidatura di Montanariello nelle fila del Pd, ci sono altri due nomi chioggiotti a sorpresa: per la lista “Pace, Salute e Lavoro” ci sarà Giorgio Varisco, assessore di Rifondazione Comunista ai tempi della giunta Guarnieri e attivista dell’Anpi. Nella lista “Popolari per il Veneto”di Fabio Bui troviamo invece il professor Luciano Bellemo.
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