Cerca

Cavarzere

Addio a Celestino, custode di valori

Rottanova piange la scomparsa di Bruson. Una vita dedicata a lavoro, famiglia e comunità

Addio a Celestino, custode di valori

Un uomo discreto e instancabile, pilastro del paese, della parrocchia e del comitato cittadino

ROTTANOVA (Cavarzere) -

Rottanova piange la scomparsa di Celestino Bruson, venuto a mancare a 79 anni dopo una malattia affrontata con grande dignità e silenziosa forza. Un uomo conosciuto e stimato non solo nel piccolo paese, ma anche fuori dai confini comunali: un vero punto di riferimento per la comunità, simbolo di quei valori semplici e autentici che oggi sembrano appartenere ad altri tempi.

Celestino ha dedicato tutta la sua vita al lavoro e alla famiglia, continuando con passione l’attività avviata dal padre Leopoldo nel secondo dopoguerra: il commercio della legna da ardere. Il padre, infatti, tagliava gli alberi lungo gli argini dell’Adige per permettere il passaggio delle corde che trainavano le barche dal mare fino a Verona. Da quella legna è nata un’attività che, con il tempo, sarebbe diventata una vera tradizione familiare.

Fin da bambino, Celestino seguiva il padre, imparando l’arte del taglio e della vendita della legna. Negli anni Settanta, nel cortile di casa, avviò la propria attività, che poi ampliò nel 1981 spostandosi in via Coette Alte, sempre a Rottanova, dove costruì la sede definitiva del suo lavoro. Da allora, giorno dopo giorno, tra camion, seghe e profumo di legno fresco, Celestino ha portato avanti la sua impresa con costanza e dedizione, senza mai fermarsi. “Ha lavorato fino a settembre”, raccontano i familiari, “non riusciva a stare lontano dal suo capannone”.

Oggi quell’attività continua grazie ai figli Rossano e Flaviano, che ne proseguono con orgoglio la storia, affiancati anche dai nipoti, pronti a portare avanti una tradizione che rappresenta una parte viva dell’identità del paese.

Celestino lascia la moglie Franca, donna altrettanto conosciuta a Rottanova, impegnata da sempre nei lavori di ricamo di tovaglie. Il suo ricordo si intreccia con quello delle sorelle: Lina, scomparsa tragicamente nel 1993, che gestiva un negozio di alimentari, e Giuliana, titolare con il marito Arrigo di una rivendita di bibite e liquori, oltre che di legna da ardere.

Celestino era conosciuto per la sua generosità discreta, per il suo animo buono e silenzioso. Sempre disponibile, ma mai invadente, era profondamente legato alla sua parrocchia di Rottanova. Per anni è stato vicino a don Virgilio, parroco emerito di Rottanova, aiutando la chiesa in mille modi: dalla cura delle piante sul piazzale alla preparazione delle funzioni, e sempre presente alla messa. Don Virgilio è stato l’ultimo a salutarlo con la famiglia poche ore prima della morte: un gesto di umiltà ed un grazie sopra tutti.

Celestino è sempre stato anche all’interno del Comitato Cittadino di Rottanova: “Sempre disponibile per qualsiasi lavoro per il bene della sua frazione e del comitato”, ricorda con emozione Graziano Garbin, presidente del Comitato, che continua: “anche all’ultimo Ferragosto Rottanovano era lì con noi ed una sera, non vedendolo, mi sono informato e mi hanno risposto che si trovava nel parcheggio per gestire la sistemazione delle auto”.

Da sempre sostenitore anche della memoria di Tullio Serafin, il suo sorriso sincero, la sua disponibilità e il suo saluto gentile rimarranno impressi nella memoria di chi lo ha conosciuto. Con la scomparsa di Celestino Bruson, Rottanova perde uno dei suoi pilastri, uno di quegli uomini che hanno costruito, con il lavoro, il sacrificio e la bontà, parte della storia del paese.

I funerali si terranno mercoledì 29 ottobre alle 15 nella chiesa parrocchiale di Rottanova, dove tutta la comunità si stringerà attorno alla famiglia per l’ultimo saluto a un uomo che ha lasciato un segno profondo nel cuore di tutti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400