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POLITICA

La sfiducia al sindaco si incaglia

L’opposizione deve raccogliere altre firme per raggiungere il quorum necessario

La sfiducia al sindaco si incaglia

Aggiunge Boscolo Capon: “Sala del consiglio occupata per le elezioni e quindi inutilizzabile”

CHIOGGIA -Armelao ancora alla guida della città fino alla fine delle elezioni regionali? È uno scenario, a questo punto, più che probabile visto che non sarà facile convocare un consiglio comunale per votare la mozione di sfiducia al sindaco prima della chiusura delle urne. Lo certificano le parole del presidente del Consiglio Comunale Beniamino Boscolo Capon, che ha ricevuto la richiesta di Pd, Obbiettivo Chioggia e Movimento 5 Stelle, di convocare la seduta.

“Prendo atto della richiesta - scrive il presidente -  protocollata nella giornata di lunedì, da parte dei gruppi di opposizione, relativa alla presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco e della Giunta. Il documento, tuttavia, risulta sottoscritto da soli sei consiglieri. È opportuno ricordare che l’articolo 29 del “Regolamento del consiglio comunale” consente la convocazione straordinaria dell’assemblea per la trattazione di questioni proposte dai consiglieri. Tuttavia, nel caso specifico di una mozione di sfiducia, come previsto dall’articolo 30 dello statuto comunale e dall’articolo 52 del testo unico degli enti locali, è necessario il sostegno di almeno due quinti dei componenti del consiglio, pari ad almeno dieci firme.

Pertanto, prima di poter procedere alla formale convocazione del consiglio comunale, sarà indispensabile l’integrazione del documento con le firme mancanti. Una volta completato quanto previsto dal regolamento e dallo statuto, provvederò senza indugio a disporre la convocazione del consiglio comunale per la discussione della mozione. Anticipo che dal 17 al 24 novembre la sala del consiglio sarà occupata per le elezioni come seggio centrale e quindi inutilizzabile. Il presidente del consiglio comunale rimane, come sempre, a disposizione di tutti i colleghi consiglieri che desiderino approfondire la questione nel rispetto dei ruoli e delle regole che tutelano il corretto funzionamento dell’istituzione”.

Insomma, l’opposizione, a stretto giro dovrà trovare altre 4 firme per chiedere la mozione e il presidente avrà a disposizione 20 giorni, come previsto dalla legge, per convocare il consiglio. Con la sala inutilizzabile dal 17 novembre, la partita si gioca quindi sul filo delle ore anche perchè, per ottenere le firme necessarie, l’opposizione dovrà ora convincere a firmare Fratelli d’Italia, perchè non basterebbero neanche (ammesso che siano interessati alla questione) le firme di Energia Civica e del Gruppo Misto rappresentato da Marco Veronese. Insomma la giunta potrebbe andare avanti, seppur in standby come sta succedendo in questi ultimi giorni, fino a dopo le urne, quando i risultati elettorali sicuramente faranno fare il punto della situazione anche all’attuale Maggioranza.

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