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30.10.2025 - 11:51
CHIOGGIA – Tantissime bici elettriche, guidate anche da minorenni e in grado di andare ben più veloci dei tradizionali 25 km/h previsti per i mezzi che hanno un motore che supporta la pedalata. E’ la velocità elevata quella che viene additata come la principale responsabile dei tanti incidenti che coinvolgono le bici nel comune di Chioggia.
Già in passato la polizia locale ha fermato e multato pesantemente cittadini che guidavano un mezzo in grado di raggiungere anche i 40 chilometri l’ora. In questi casi il mezzo viene equiparato a tutti gli effetti ad un motorino e quindi per transitare necessiterebbe di targa e assicurazione. Le multe arrivano anche a quattromila euro ed è prevista anche la confisca del mezzo.
Alcuni controlli hanno permesso di scovare anche mezzi che disponevano di un vero e proprio acceleratore che quindi permetteva di utilizzare il mezzo anche senza la classica pedalata. Non solo velocità alla base dei sinistri, ma anche scarso rispetto delle regole.
A inizio agosto una signora di 87 anni della casa di riposo di Chioggia è stata investita in via Madonna Marina da un ragazzo che transitava con la bici sul marciapiede. L’anziana era in compagnia della figlia ed ha riportato una frattura alla gamba. Bici sui marciapiedi, contromano in alcune strade e addirittura sotto i portici del centro storico: la condotta di chi è in sella alle bici in città spesso non è conforme a quanto previsto dal codice della strada e aumenta il rischio di incidenti anche gravi. L’amministrazione comunale, nei mesi scorsi, ha annunciato di voler correre ai ripari contro i comportamenti scorretti alla guida delle biciclette elettriche che spesso sfrecciano nelle zone centrali dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari.
“Ci stiamo muovendo per capire come risolvere la questione – aveva spiegato il sindaco Armelao – L’idea risolutiva potrebbe essere l’acquisto di uno strumento omologato per controllare i mezzi sospetti e verificare che non abbiano subito modifiche e che siano rispettate tutte le caratteristiche di fabbrica e le norme del codice della strada. Sicurezza, sicurezza stradale e tutela dell’incolumità sono diritti sacrosanti che dobbiamo garantire ai nostri cittadini”.
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