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IL CASO

Caos cultura, “il bando pasticcio”

Penzo (Pd) interviene dopo la protesta dei lavoratori di martedì: “Disinteresse e scarso ascolto”

Caos cultura, “il bando pasticcio”

CHIOGGIA – “Da parte dell’amministrazione comunale un silenzio assordante per quanto riguarda il nuovo appalto dei servizi bibliotecari, museali e d’archivio”. Martedì a mezzogiorno è scaduto il bando e a giorni si saprà chi gestirà il servizio, con i lavoratori che, martedì mattina, si sono riuniti davanti alla biblioteca comunale per esprimere tutto il loro disappunto. La consigliera del Pd Barbara Penzo attacca, ancora una volta, l’amministrazione comunale che non ha mai risposto agli appelli politici e dei lavoratori.

“Ho provato in tutti i modi a far capire che l’appalto per la gestione dei servizi bibliotecari, museali e archivistici 2026-2029 del Comune è un pasticcio – commenta l’esponente Dem - Un appalto scritto male, che rischia di compromettere non solo la qualità dei servizi culturali, ma anche la dignità e la professionalità di chi, da oltre venticinque anni, lavora con competenza e passione nelle nostre biblioteche, nei musei e nell’archivio storico. Ho chiesto di ritirarlo, ho scritto al sindaco, al presidente della commissione per la convocazione urgente della commissione competente, ho presentato un’interpellanza, ho diffuso un comunicato stampa. Nessuna risposta. Nessun segnale. Solo silenzio. Martedì, a mezzogiorno, l’appalto è scaduto. E quello che resta è la rabbia per il disinteresse e la mancanza di ascolto, davanti a un atto amministrativo costruito con superficialità e incompetenza.

Esprimo la mia rabbia e la mia solidarietà ai professionisti che lavorano in questi settori.

È gravissimo che un settore così delicato venga gestito con tanta leggerezza. La cultura non è un accessorio: è un servizio pubblico fondamentale, e merita rispetto tanto quanto le persone che la rendono viva ogni giorno”. Molte regole previste dal nuovo bando sono ritenute illogiche, come quella di permettere l'accesso in biblioteca, ai ragazzi sotto i 14 anni, solo se accompagnati dai genitori. I detrattori segnalano anche tagli alla didattica: le ore dedicate a laboratori e attività educative subiscono una drastica riduzione, mettendo a rischio l’offerta per scuole e famiglie. Vietato anche l’accesso con cani anche se al guinzaglio.

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