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Crisi politica, sindaco in silenzio

Le opposizioni chiedono il consiglio comunale. Il destino della giunta appeso a un filo

Crisi politica, sindaco in silenzio

Decisive le mosse di Fratelli d’Italia ed Energia Civica. 4 le firme mancanti per discutere la sfiducia

CHIOGGIA – Crisi di Maggioranza: Armelao sempre in silenzio. Saranno di Fratelli d’Italia le 4 firme che si aggiungeranno per ottenere il consiglio comunale per discutere la mozione di sfiducia e chiudere l’avventura dell’attuale giunta alla guida della città? Quel che è certo è che il destino della giunta è appeso a un filo e, in queste ore, si gioca una partita cruciale per capire se l’amministrazione riuscirà a superare l’ennesima burrasca politica. Obbiettivo Chioggia, Pd e Movimento 5 Stelle, sei firme in tutto, hanno chiesto la convocazione del consiglio. Ne servono altre 4 per ottenerlo e potrebbero arrivare dai consiglieri di Fdi che non in attesa di indicazioni dai vertici del partito. Se arriverà l’ok, al momento in dubbio per ovvie questioni di equilibrio elettorale regionale, Fdi voterà anche la mozione di sfiducia del sindaco. Ma l’ago della bilancia continua ad essere Energia Civica. Le dimissioni dell’assessore Maria Rosa Boscolo Chio hanno aperto questa nuova crisi e, se i due consiglieri della lista Roberto Rossi e Davide Varagnolo decidessero anch’essi di votare la mozione di sfiducia, il sindaco e la sua giunta cadrebbero per 13 voti a 12. Chi invece non farà cadere il sindaco è il consigliere del Gruppo Misto Marco Veronese che ha già fatto sapere di non voler aderire all’iniziativa. E in una situazione così ingarbugliata il primo cittadino, per ora, continua a mantenere il silenzio, impegnato in trattative per cercare di trovare nuovamente la quadra che gli possa permettere di arrivare a fine mandato.

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