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30.10.2025 - 11:16
VENEZIA – La Regione Veneto ha approvato due importanti provvedimenti per sostenere i territori colpiti dalle violente ondate di maltempo che, nel settembre 2025, hanno devastato ampie aree della regione, provocando danni significativi al comparto agricolo e alle opere pubbliche di bonifica.
Con le delibere adottate dalla Giunta, sarà trasmessa al Ministero dell’Agricoltura la richiesta di declaratoria di eccezionale avversità atmosferica per le grandinate e i venti forti che si sono abbattuti sulla provincia di Verona nelle giornate del 1° e 2 settembre. Le raffiche, che hanno raggiunto i 97 chilometri orari, e le grandinate diffuse hanno colpito duramente le coltivazioni e le strutture agricole, in particolare le serre mobili e le scorte non assicurabili, nei comuni di Belfiore, Bovolone, Erbè, Isola della Scala, Isola Rizza, Oppeano, Palù, Ronco all’Adige, Salizzole, San Bonifacio e Zevio.
Le verifiche condotte da Avepa, l’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, hanno confermato danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile ordinaria, soglia necessaria per richiedere l’attivazione delle provvidenze del Fondo di Solidarietà Nazionale, previsto dal decreto legislativo 102 del 2004. Una volta pubblicato il decreto ministeriale di declaratoria sulla Gazzetta Ufficiale, le imprese agricole dei territori interessati potranno accedere agli indennizzi e ai contributi per il ripristino delle strutture danneggiate.
Parallelamente, la Regione ha approvato un’ulteriore richiesta al Ministero dell’Agricoltura per la declaratoria di eccezionalità e l’assegnazione delle provvidenze contributive del medesimo Fondo a seguito dei gravi danni alle opere pubbliche di bonifica registrati durante le ondate di maltempo del 9 e 10 settembre a San Michele al Tagliamento, in particolare nella frazione di Bibione, dove in 48 ore sono caduti fino a 277,2 millimetri di pioggia.
Altri episodi critici si sono verificati il 23 e 24 settembre nelle province di Rovigo, Padova, Treviso e nella Città metropolitana di Venezia, oltre che nei comuni di Lugo e Fara Vicentino (Vicenza), dove nubifragi con punte orarie di 65,6 mm hanno provocato frane, erosioni e cedimenti lungo i canali consortili.
Dalle ricognizioni effettuate dai Consorzi di bonifica Bacchiglione, Acque Risorgive, Veneto Orientale, Delta del Po e Adige Po, emergono danni complessivi per 11 milioni e 558 mila euro alle infrastrutture idrauliche regionali. Nel dettaglio, si segnalano 1,2 milioni di euro di danni a San Michele al Tagliamento, 4 milioni nel Padovano, 1,8 milioni nella Città metropolitana di Venezia e 4 milioni complessivi nei territori polesani interessati dai Consorzi Delta del Po e Adige Po, con gravi cedimenti e tracimazioni nei comuni di Rosolina, Porto Viro, Porto Tolle, Badia Polesine, Giacciano con Baruchella, Adria e Papozze.
Le due delibere approvate consentiranno di attivare tempestivamente le procedure ministeriali per l’assegnazione delle risorse del Fondo di Solidarietà Nazionale, garantendo ristoro alle aziende colpite e il ripristino della piena sicurezza idraulica del territorio regionale.
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