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veneto
31.10.2025 - 16:40
VENEZIA -Si conferma un successo straordinario l’edizione 2025 di Venezia Sounds, il party benefico all’Arsenale che sabato 25 ottobre ha riunito musica, solidarietà e ricerca. L’evento ha raggiunto il suo obiettivo più ambizioso: raccogliere fondi per la ricerca medico-scientifica. Il risultato è stato eccezionale — 158mila euro, circa il doppio rispetto all’anno precedente — una cifra record che testimonia la forza di una manifestazione capace di coniugare intrattenimento e impegno civile.
Promosso dalla Fondazione Giancarlo Ligabue e da Medicine Rocks, con la collaborazione del Comune di Venezia e Vela spa, e il patrocinio della Regione Veneto, Venezia Sounds ha destinato i proventi alla Fondazione Humanitas per la Ricerca, a sostegno degli studi sulle terapie oncologiche condotti da Irccs Istituto Clinico Humanitas, con il team guidato da Antonio Sica, e dal Veneto Institute of Molecular Medicine (Vimm), diretto dalla ricercatrice Cecilia Laterza.
Sul palco dell’Arsenale si sono alternati protagonisti di primo piano della scena musicale italiana: i Subsonica, con Samuel Romano – anche direttore artistico della serata –, Planet Funk, Saturnino, Casino Royale, The Originals, Les Votives, Mace dj set e Lorenzo Jovanotti. L’evento, tutto esaurito, è stato condotto da Marco Maccarini e Federico Russo, regalando al pubblico una serata di grande energia e partecipazione.
La cifra raccolta proviene dalla vendita dei biglietti, delle consumazioni e dalle donazioni volontarie. Un risultato che ha riempito d’orgoglio Inti Ligabue, presidente della Fondazione Giancarlo Ligabue, e Edy Campo, presidente dell’associazione Medicine Rocks, nata nel 2019 in memoria del manager musicale veneziano Tomaso Cavanna, scomparso a soli 45 anni.
«Siamo emozionati per lo straordinario risultato – ha dichiarato Ligabue –. Gli artisti, i volontari e gli sponsor si sono ritrovati in un abbraccio collettivo, dimostrando come la musica possa essere non solo intrattenimento, ma anche uno strumento di solidarietà, capace di unire e ispirare».
Un’emozione condivisa anche da Campo, che ha sottolineato il valore umano e simbolico dell’iniziativa: «Con Venezia Sounds la luce di Tomaso Cavanna è tornata a brillare – ha affermato – per lui e per chi ogni giorno lavora nella ricerca scientifica, affinché la cura diventi sempre più speranza concreta di guarigione».
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