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01.11.2025 - 12:48
VENEZIA - L’autunno 2025 mostra segni di difficoltà nel manifestarsi secondo i canoni stagionali: le perturbazioni atlantiche non riescono più a essere incisive e profonde sul territorio italiano, generando fenomeni localizzati solo su alcune regioni. La pressione atmosferica, infatti, non scende quasi mai sotto i 1000–990 hPa, e i flussi perturbati interessano principalmente i versanti esposti alle correnti sud-occidentali, dove l’interazione con l’orografia amplifica le precipitazioni.
Le aree sottovento, come i versanti del medio-basso Adriatico, parte del Piemonte e dell’Emilia-Romagna, ricevono quantità ridotte di pioggia. Anche il Meridione e la Sardegna restano ai margini dei sistemi perturbati, ostacolati da un anticiclone persistente e troppo elevato per il periodo. Questa situazione si protrarrà anche all’inizio di novembre, quando una blanda saccatura transiterà tra domenica e lunedì, portando fenomeni concentrati sempre nelle stesse zone, con successivo rinforzo dell’alta pressione. Le temperature rimarranno superiori alla media del periodo, soprattutto in quota, penalizzando anche l’inizio della stagione nevosa sui rilievi.
Per domenica, le piogge interesseranno il Nord-ovest, la Lombardia, l’alta Toscana e il Triveneto settentrionale, estendendosi nel pomeriggio e alla sera al Nord-est e alla Toscana. Fenomeni isolati interesseranno Umbria, Sardegna e Lazio a fine giornata, mentre la pianura piemontese resterà quasi asciutta. In alcune aree, come Toscana nord-occidentale, Liguria, Lombardia e Nord-est, le precipitazioni potranno assumere carattere temporalesco, con accumuli fino a 80–100 mm lungo i rilievi. Altrove, il sole farà capolino tra le nubi in transito. Venti tesi meridionali interesseranno il medio-alto Tirreno e l’alto Adriatico. La quota neve scenderà a 1800–2000 metri sui settori occidentali, mentre sulle Alpi orientali potrebbero comparire i primi fiocchi fino a 1600 metri. Le massime oscilleranno tra 16–21°C al Nord, 18–22°C al Centro e 19–25°C al Sud.
Lunedì la saccatura si sposterà verso il Meridione, con piogge al mattino su Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Sicilia occidentale, Gargano e Salento. Nel pomeriggio e alla sera resterà solo una residua instabilità localizzata sui settori centro-meridionali, mentre al Nord e sul medio-alto Tirreno tornerà il sole, seppur con locali addensamenti. Le temperature massime saranno in lieve calo al Centro-Sud, con venti sostenuti di maestrale tra le due isole maggiori.
Per il resto della settimana si prevede un consolidamento dell’alta pressione, con valori miti per il periodo. I cieli sereni favoriranno un calo delle minime in pianura, mentre le massime resteranno ancora elevate, prossime ai 20°C, soprattutto al Centro-Sud. Il weekend successivo potrebbe vedere il ritorno di perturbazioni, ma sempre in un contesto complessivamente mite.
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