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01.11.2025 - 14:17
VENEZIA - Il Veneto chiude il periodo 2019-2025 con un incremento del Pil del 5,1 per cento rispetto all’anno pre-Covid, segnando una ripresa solida nonostante sei anni contrassegnati da sfide straordinarie. Tra lockdown, impatti della pandemia, impennata dell’inflazione, caro energia e lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, la regione e l’Italia nel complesso hanno saputo superare meglio di molti competitor europei le difficoltà economiche. A livello nazionale, il Pil reale italiano nello stesso periodo è aumentato del 6,4 per cento, rispetto al 5 per cento della Francia e allo 0,2 della Germania; solo la Spagna ha registrato un incremento superiore, pari al 10 per cento. La media dell’Area Euro si è attestata al +6,2 per cento, secondo l’Ufficio studi della CGIA.
All’interno del territorio nazionale, la Sicilia ha segnato la crescita più significativa (+10,9 per cento), trainata dal settore delle costruzioni, dal turismo e dall’industria, seguita da Lombardia (+9%), Puglia (+8,9%), Abruzzo (+8,1%) e Campania (+7,7%). Il Veneto, con il +5,1%, si colloca al nono posto nella graduatoria regionale, mentre, tra le ripartizioni geografiche, il Mezzogiorno guida la crescita con l’8,1%, seguito dal Nordovest (+7,2%), dal Nordest (+5%) e dal Centro (+3,8%). La spinta del Veneto e di altre regioni settentrionali è stata favorita dagli effetti del Superbonus e del PNRR, così come dai consumi delle famiglie sostenuti dai circa 300 miliardi di euro di aiuti statali erogati tra il 2020 e il 2023.
A livello provinciale, Vicenza registra la ripresa più marcata (+6,6%), seguita da Verona (+6,3%) e Padova (+6%). Al contrario, Belluno (-0,9%) non ha ancora recuperato i livelli pre-pandemici, insieme ad altre sette province italiane. La Città Metropolitana di Venezia, secondo le previsioni, dovrebbe registrare un incremento del Pil reale del +0,9% nel confronto 2025-2024, seconda a livello nazionale solo a Firenze (+1%).
Se da un lato le aree del Mezzogiorno mostrano le crescite più rilevanti in termini percentuali, le differenze nella ricchezza pro capite rimangono significative. Nel Nordovest il Pil pro capite raggiunge i 46.817 euro, nel Nordest 44.211 euro, mentre nel Mezzogiorno si ferma a 25.637 euro. In Veneto, la provincia più ricca è Vicenza con 44.102 euro pro capite, seguita da Padova (43.472 euro) e Verona (43.390 euro), mentre la più “povera” risulta Rovigo (32.855 euro). La media regionale si attesta a 42.264 euro, superiore a quella nazionale di 38.304 euro.
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