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Cavarzere

Qualità dell’aria, c’è l’ordinanza

Limiti per i riscaldamenti, stop ai falò e i barbecue

Qualità dell’aria, c’è l’ordinanza

CAVARZERE – Polveri sottili, arriva l’ordinanza che introduce una serie di disposizioni per la gestione degli impianti termici, la regolamentazione dei falò tradizionali, barbecue, fuochi d’artificio e la combustione all’aperto, in applicazione del Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera (Prtra) approvato dalla Regione Veneto. Il provvedimento, che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2026, si inserisce nel quadro delle misure regionali volte al miglioramento della qualità dell’aria e alla riduzione delle polveri sottili, in linea con l’accordo del Bacino Padano sottoscritto da Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte.

L’ordinanza prevede una gestione graduata delle misure in base ai livelli di allerta stabiliti da Arpav sulla concentrazione di Pm10: livello verde (assenza di superamenti), arancio (superamenti per quattro giorni consecutivi) e rosso (superamenti per dieci giorni consecutivi). In assenza di una centralina fissa sul territorio comunale, la valutazione avverrà tramite stima modellistica, con aggiornamenti diffusi dal Comune attraverso i propri canali informativi. Dal 1° ottobre 2025 al 30 aprile 2026, la temperatura media massima sarà limitata a 17° negli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e a 19° negli edifici residenziali, commerciali e assimilabili.

In caso di allerta arancio o rossa, la soglia per gli edifici civili scenderà a 18°, mentre rimane a 17° per i capannoni produttivi. Restano escluse da tali limiti le strutture sanitarie, assistenziali, scolastiche e quelle con esigenze tecnologiche particolari. È inoltre disposto il divieto di utilizzo di generatori di calore a biomassa legnosa con prestazioni inferiori alla classe 3 stelle (in allerta verde) e 4 stelle (in allerta arancio o rossa), quando è disponibile un impianto di riscaldamento alternativo. Durante tutto l’anno, le attività commerciali dovranno mantenere chiuse le porte d’accesso durante l’uso degli impianti termici per evitare dispersioni energetiche, salvo la presenza di barriere d’aria o sistemi equivalenti. In caso di installazione di nuovi impianti a biomassa, i generatori di potenza fino a 35 chilowatt dovranno avere una classificazione minima di 4 stelle e rispettare limiti emissivi stringenti, mentre sarà obbligatorio l’utilizzo di pellet di qualità certificata A1.

Tra ottobre e aprile, anche le tradizionali accensioni all’aperto saranno soggette a restrizioni. In condizioni di allerta verde, saranno consentiti soltanto due eventi annuali autorizzati dal Comune, con uso esclusivo di legna naturale non trattata e quantità massima di 60 metri cubi. I barbecue alimentati a legna o carbonella saranno permessi solo in numero uguale o inferiore rispetto all’anno precedente, mentre restano sempre ammessi quelli di uso privato e non economico. In caso di allerta arancio o rossa, scatterà il divieto totale di falò, fuochi d’artificio e barbecue pubblici. Dal 1° ottobre 2025 al 30 aprile 2026 sarà vietata la combustione di residui agricoli e forestali all’aperto, sia in ambito privato che agricolo, salvo i casi strettamente necessari per motivi fitosanitari.

Le violazioni alle disposizioni dell’ordinanza saranno punite con sanzioni amministrative da 25 a 500 euro. I controlli saranno affidati alla polizia locale, agli ispettori ambientali della Città Metropolitana, all’Arpav e al dipartimento di prevenzione dell’Ulss 3 “Serenissima”.

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