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Porto Marghera, cinque navi fermate dalla Guardia Costiera

Irregolarità gravi e bandiere in black list

Porto Marghera, cinque navi fermate dalla Guardia Costiera

VENEZIA - Prosegue anche nel 2025 l’intensa attività di controllo della Guardia Costiera di Venezia sulle navi che transitano nel porto lagunare, con l’obiettivo di garantire la sicurezza della navigazione, tutelare la vita umana in mare e prevenire l’inquinamento marino. Gli ispettori del Port State Control, figure altamente specializzate nelle verifiche a bordo delle unità commerciali, hanno già effettuato 115 ispezioni su navi straniere, delle quali 18 si sono concluse con il fermo dei natanti per gravi irregolarità rispetto alle convenzioni internazionali sulla sicurezza marittima.

Si tratta di dati significativi che confermano Venezia tra le realtà più attente e rigorose a livello nazionale in materia di sicurezza in mare. Negli ultimi anni, i controlli si sono estesi oltre gli aspetti puramente tecnici – come dotazioni di bordo, sistemi antincendio, macchinari e strumenti di navigazione – includendo anche la verifica delle condizioni di vita e di lavoro dei marittimi, nel rispetto delle normative internazionali sul benessere dell’equipaggio.

Particolarmente rilevanti le operazioni condotte tra ottobre e i primi giorni di novembre, che hanno portato al fermo di cinque navi da carico battenti bandiere inserite nelle black list dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA). A bordo di queste unità sono state riscontrate gravi carenze: problemi strutturali e di sicurezza della navigazione, dotazioni insufficienti, impianti non funzionanti, condizioni di vita e di lavoro degradanti, irregolarità negli stipendi e nelle tabelle di armamento, oltre a equipaggi non adeguatamente formati per affrontare situazioni di emergenza.

Per la tutela dei marittimi coinvolti è stato interessato anche l’ITF – International Transport Federation, l’organismo sindacale internazionale che vigila sui diritti dei lavoratori del mare. Le navi sono state poste in regime di detenzione e fermate fino all’eliminazione completa delle irregolarità.

Durante le ispezioni sono stati convocati a bordo i rappresentanti delle bandiere delle navi, gli organismi di certificazione e gli ispettori specializzati, chiamati a verificare gli interventi correttivi e a rilasciare le attestazioni previste dalle normative internazionali.

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