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TRASPORTI

Bus, un viaggio della speranza

Il percorso per la città di Padova si trasforma in un’odissea per i pendolari

Bus, un viaggio della speranza

Litigi con automobilisti, persone lasciate a terra. L’odissea raccontata da un cittadino

CHIOGGIA – “Chioggia – Padova è diventato un viaggio della speranza, l’amministrazione comunale si faccia sentire con BusItalia e chieda garanzie”. È la protesta di un cittadino che ha utilizzato l’autobus per raggiungere Padova domenica prendendo la corsa delle 17 partita da piazzale Europa.

“Mi domando se una città di 49mila abitanti come Chioggia merita un servizio simile – spiega il cittadino e utente del servizio – innanzitutto l’autobus era molto più piccolo rispetto a quelli solitamente utilizzati per il servizio extraurbano. Il risultato? Quando a Chioggia, in via Naccari, sono salite 10 persone c’era già gente in piedi e fare un viaggio in una statale pericolosa come la Romea senza sedersi non è di certo sicuro”. Ma il racconto non finisce qui.

Durante il tragitto ci sono stati diversi problemi: “Il primo – segnala ancora il passeggero – si è verificato sul ponte translagunare quando l’autista, gesticolando, ha litigato a distanza con un automobilista che non gli lasciava la precedenza. Evidentemente questo ha portato a degli attriti tra i due tanto che, durante il percorso, l’auto ha frenato davanti all’autobus costringendo l’autista ad una brusca frenata che ha fatto finire gran parte dei passeggeri gli uni addosso agli altri. Un paio di anziane hanno riportato contusioni. Ma tutto il viaggio è stato un vero e proprio calvario, con continue frenate e con passeggeri lasciati a terra a Cambroso.

L’autista infatti, li ha visti in ritardo e, per la velocità del mezzo, alla fine non ha rispettato la fermata”. Sulla sicurezza e sul servizio viene chiesto all’amministrazione comunale di vigilare: “Prendo spesso quella linea e ci sono continui ritardi e salti di corse – conclude il cittadino – in alcuni casi c’è da farsi il segno della croce perché sembra proprio che l’autista non conosca minimamente la strada e il percorso che deve fare. Eppure si tratta dell’unico collegamento per Padova”.

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