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IL CASO
10.11.2025 - 13:39
Il tema torna in consiglio comunale. Annunciato un accesso agli atti per vederci chiaro
CHIOGGIA – “E’ costato 10mila euro al minuto senza nessuna sicurezza per chi ha assistito e con persone che camminavano in mezzo alle auto”. I riflettori sul “Festival delle Luci” del 20 settembre non si spengono ancora e l’argomento è tornato d’attualità durante l’ultimo consiglio comunale, con una interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Pd che ha annunciato un accesso agli atti per vederci chiaro sulla intera organizzazione dell’evento che ha visto Isola dell’Unione illuminata da decine di droni che, con le loro luci, hanno dato vita ad immagini che ricordavano la storia di Chioggia.
“Una bella iniziativa sicuramente, noi non siamo contro i grandi eventi – ha spiegato il consigliere del Pd Lucio Tiozzo Fasolo – ma è indubbio che più di qualcosa non ha funzionato, a cominciare dal costo. E’ arrivato un finanziamento di 79mila euro dall’Europa e Da Roma a cui sono state aggiunte risorse comunali che hanno portato il costo dell’evento a 90mila euro. Proprio per la spesa fatta si doveva chiudere in bellezza la stagione e organizzare in maniera impeccabile un grandissimo evento che avrebbe fatto balzare Chioggia all’onore della cronaca anche nazionale. Invece quella sera c’è stato il caos totale con macchine che non sapevano dove andare e cittadini che ci hanno messo un’ora e mezza a tornare a casa a Chioggia e a Sottomarina. Un evento positivo gestito in maniera imbarazzante. Mi sono permesso di chiamare due ditte che fanno lo stesso tipo di spettacolo e sarebbe costato esattamente metà prezzo. Per questo, su questa vicenda, faremo un accesso agli atti per verificare a chi e in che modo sono andate tutte queste risorse”.
La consigliera del Pd Barbara Penzo ha rincarato la dose: “Questo spettacolo è costato 10mila euro al minuto, uno sproposito e uno spreco di risorse pubbliche con migliaia di turisti che hanno rischiato di essere investiti per l’imbarazzante gestione della viabilità”.
“Il piano della sicurezza è stato fatto da un tecnico esterno – si è difeso il sindaco Mauro Armelao – ed è stato trasmesso al commissariato di Chioggia ed al Questore che non hanno presentato osservazioni o cambiamenti in merito. Questo spettacolo non è costato nulla alle casse comunali, ad eccezione della spesa per garantire la sicurezza tramite la Pro Loco. C’erano 13 addetti alla sorveglianza, 3 operatori della squadra antincendio, un’ambulanza e una pattuglia della polizia locale. A inizio serata quest’ultima ha dovuto spostarsi in Romea per un incidente, dato che era l’unica a disposizione a quell’ora in grado di intervenire. L’unico vero limite che abbiamo avuto è stato osare troppo e proporre uno spettacolo di droni di livello nazionale al posto dei fuochi d’artificio. Un atto di coraggio in grado di rilanciare Chioggia sul fronte turistico e mediatico. Ci sono margini di miglioramento ma rivendichiamo il successo dell’iniziativa”.
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