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RIFIUTI
11.11.2025 - 16:05
Ad alimentazione solare la loro struttura è pensata per resistere agli agenti atmosferici
CHIOGGIA – La tecnologia in aiuto contro i furbetti che abbandonano i rifiuti: arrivano le fototrappole intelligenti. Nuove tecnologie contro l’abbandono dei rifiuti: in arrivo le fototrappole intelligenti. La polizia locale ha deciso di dotarsi di due dispositivi di sorveglianza avanzata: le fototrappole Boxty Solar Plus AI.
Questi strumenti, compatti e facilmente trasportabili, possono essere collocati in punti strategici e spostati secondo le necessità operative. Nonostante il costo contenuto, le fototrappole integrano sistemi basati sull’intelligenza artificiale, capaci di riconoscere veicoli e, in molti casi, anche i volti di chi viola le norme ambientali. Il loro impiego principale sarà nelle aree più colpite dall’abbandono di rifiuti, ma potranno essere utilizzate anche in altri contesti, secondo le valutazioni delle autorità. Grazie all’alimentazione a batteria e ai pannelli solari incorporati, le telecamere sono operative anche in condizioni di scarsa luce, garantendo il monitoraggio continuo, giorno e notte.
La loro struttura è pensata per resistere agli agenti atmosferici e alle condizioni ambientali più difficili, rendendole ideali per l’uso esterno.
Le zone dove si sono verificati i casi più gravi di smaltimento illecito saranno le prime a essere sorvegliate, ma le fototrappole possono essere collocate praticamente ovunque. L’obiettivo è scoraggiare comportamenti incivili che ogni anno gravano pesantemente sulla gestione dei rifiuti urbani. Secondo quanto riportato nella delibera comunale che ha autorizzato l’acquisto, il territorio clodiense è spesso preso di mira anche da persone provenienti da altri comuni. Durante le ore notturne, non è raro vedere motocarri carichi di immondizia inoltrarsi tra orti abbandonati e strade isolate, difficili da controllare con pattuglie tradizionali.
Oltre alle zone appartate, le fototrappole potranno essere installate vicino ai contenitori per la raccolta differenziata, dove frequentemente si accumulano materiali non conformi. L’introduzione delle fototrappole era stata anticipata lo scorso anno dall’assessora all’Ambiente e all’Ecologia, Serena De Perini, durante una riunione della V commissione consiliare.
Chi verrà identificato dalle telecamere sarà soggetto alla procedura prevista dalla legge 689 del 1981, che autorizza gli enti preposti a raccogliere informazioni e condurre ispezioni anche al di fuori delle abitazioni private. La delibera prevede inoltre l’installazione di alcune videocamere finte, indistinguibili da quelle reali, per aumentare l’effetto deterrente. La gestione dell’intero sistema sarà affidata a una società esterna, nel pieno rispetto delle normative sulla videosorveglianza e sulla tutela dei dati personali.
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