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Blitz interforze a Mestre, identificate 65 persone

Ispezionata un’attività commerciale e controllati 20 veicoli, con verifiche su conducenti e passeggeri.

Blitz interforze a Mestre, identificate 65 persone

MESTRE - Notte di controlli a Mestre, dove le forze dell’ordine hanno intensificato le operazioni in vista della Festa della Madonna della Salute. Nella notte tra lunedì e martedì, un’operazione ad alto impatto disposta dal questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, ha visto polizia di Stato e polizia locale impegnate in via Piave e nei giardini adiacenti. Nel corso del blitz sono state identificate 65 persone, ispezionata un’attività commerciale e controllati 20 veicoli, con verifiche su conducenti e passeggeri.

Una denuncia è scattata per violazione di un foglio di via, emesso per uno straniero che aveva fatto rientro nel Comune nonostante il divieto. Durante i controlli, la polizia locale ha inoltre fermato un cittadino africano che, alla vista degli agenti, si era dato alla fuga a bordo di un monopattino in piazzetta San Francesco, trovandolo in possesso di una modica quantità di droga.

I controlli ad alto impatto si svolgono settimanalmente e si inseriscono nelle attività straordinarie previste dalla Zona Rossa, istituita dal prefetto Darco Pellos, mirate a garantire sicurezza e ordine pubblico in occasione della Festa della Madonna della Salute, che tradizionalmente richiama un importante afflusso di visitatori in città.

Sempre nella notte tra domenica e lunedì, poco prima delle 3 del mattino, è stato tentato un colpo al negozio di videogiochi “Gamelife” del centro commerciale Nave de Vero. I ladri hanno cercato di introdursi attraverso le condotte di aerazione con sbocco sul tetto, tentando di portare via decine di migliaia di euro di videogiochi in borsoni. L’operazione, però, è fallita: la merce è stata abbandonata sul tetto e i malviventi sono fuggiti. Sul posto sono intervenute le volanti della Questura, la squadra mobile, la polizia scientifica e i vigili del fuoco, insieme alla vigilanza privata, per recuperare la refurtiva e ricostruire l’accaduto.

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