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Le aurore boreali colorano i cieli italiani. Possibili fenomeni anche stanotte

La tempesta solare continua a stupire

Le aurore boreali colorano i cieli italiani. Possibili fenomeni anche stanotte

VENEZIA - Uno spettacolo raro e mozzafiato ha illuminato i cieli italiani nella notte tra l’11 e il 12 novembre, quando numerosi avvistamenti di aurore boreali sono stati segnalati tra le 4 e le 5 del mattino, soprattutto lungo l’arco alpino. Dalle tinte del rosso e del viola fino alle sfumature del rosa, le luci polari hanno offerto uno scenario inedito anche a latitudini così basse. Ma lo spettacolo non è finito: secondo gli esperti, il fenomeno potrebbe ripetersi anche nella notte tra il 12 e il 13 novembre.

Alla base di questo evento eccezionale c’è una tempesta geomagnetica originata da una violenta espulsione di materia dal Sole. Come spiegato dal Centro di previsione meteorologica spaziale della Noaa, l’intensità della tempesta è passata dalla classe G4 a G3 (su una scala da G1 a G5), ma si attende ancora l’arrivo di un’ulteriore espulsione di massa coronale (Cme) che potrebbe riportare l’attività geomagnetica a livelli elevati. Nei giorni scorsi, infatti, il Sole ha emesso tre Cme dirette verso la Terra, accompagnate da brillamenti solari di notevole potenza. Due di questi flussi di plasma si sarebbero addirittura fusi, generando quello che gli scienziati definiscono un fenomeno “Cme cannibale”.

“La tempesta è in corso da diverse ore e ha avuto un inizio molto rapido”, ha dichiarato all’Ansa il professor Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste. “A provocarla sono state due Cme arrivate una dopo l’altra nella giornata dell’11 novembre, ed è atteso l’arrivo anche di una terza. Vedremo come evolverà la situazione”, ha aggiunto.

Le aurore boreali si verificano quando le particelle cariche provenienti dal Sole interagiscono con le molecole dell’atmosfera terrestre. Normalmente osservabili nelle regioni polari, in casi di forte attività solare possono spingersi fino a latitudini molto più basse. Questa volta lo spettacolo è stato visibile dal Piemonte al Trentino Alto Adige, fino all’Abruzzo, e in alcuni casi anche oltre.

Secondo i ricercatori vi è una elevata probabilità di osservare l’aurora boreale stasera alle latitudini delle nostre regioni settentrionali, e una buona probabilità anche al Centro e al Sud, fino addirittura alla Sicilia. Le ore più favorevoli per l’osservazione sono tra le 22 e le 4, preferibilmente in luoghi lontani dalle città, con cielo sereno e scarsa illuminazione artificiale.

Le aurore non hanno affascinato solo l’Italia: nelle ultime ore sono state avvistate anche in Canada, Stati Uniti e Regno Unito, con un’ampia porzione del Nord America interessata dal fenomeno. Tuttavia, la Noaa ricorda che le tempeste solari di tale intensità possono causare interferenze nelle comunicazioni, nei sistemi di navigazione satellitare e nelle reti elettriche, invitando alla prudenza per eventuali disservizi temporanei.

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