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14.11.2025 - 11:49
VENEZIA - Un quadro in costante crescita quello delineato dai dati regionali sulla farmacia dei servizi, che nei primi dieci mesi del 2025 registra in Veneto quasi 45mila prestazioni erogate. Lo conferma il report diffuso dalla Regione e relativo al periodo gennaio-ottobre, da cui emerge con chiarezza come le farmacie stiano assumendo un ruolo centrale nelle attività di prevenzione e screening rivolte alla popolazione.
Le prestazioni complessive sono state 44.990: 2.705 a gennaio, 4.484 a febbraio, 5.419 a marzo, 4.687 ad aprile, 4.768 a maggio, 3.802 a giugno, 3.686 a luglio, 3.751 ad agosto, 5.038 a settembre e 6.650 a ottobre. Nel dettaglio, 12.431 screening del diabete non noto, 9.295 holter cardiaci, 7.939 elettrocardiogrammi, 5.506 holter pressori, 4.824 screening per l’ipertensione non nota, 4.599 prevenzione del colesterolo, 333 monitoraggio dell’aderenza terapeutica al diabete e 34 BPCO.
Sul piano territoriale, il maggior numero di prestazioni è stato registrato nell’ULSS 9 Scaligera con 21.027 servizi, seguita da ULSS 3 Serenissima con 5.451, ULSS 8 Berica con 4.873, ULSS 6 Euganea con 4.548, ULSS 5 Polesana con 3.458, ULSS 4 Veneto Orientale con 2.112, ULSS 7 Pedemontana con 1.958, ULSS 2 Marca Trevigiana con 1.130 e ULSS 1 Dolomiti con 433.
«Il consueto report trimestrale ci consegna dati estremamente positivi, basti pensare che da luglio a ottobre i servizi erogati dalle farmacie del Veneto sono in costante ascesa e proprio l’ultimo mese preso in esame registra il picco di prestazioni, spinto come prevedevamo dalla telecardiologia – spiega Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto che annovera circa 1.200 titolari di farmacia associati – . I motivi di questo trend sono riconducibili, a nostro avviso, a molteplici fattori. In primis la percezione sempre più concreta che i cittadini hanno oggi delle farmacie, ossia i primi presidi sanitari sul territorio nei quali possono trovare servizi professionali e professionisti della salute. Poi va dato atto ai colleghi farmacisti di compiere un importante lavoro di sensibilizzazione, penso ad esempio alla campagna di comunicazione che abbiamo lanciato da mesi su molteplici piattaforme online e all’interno degli stessi locali. I cittadini, infatti, spesso non sono a conoscenza dell’opportunità di sottoporsi agli screening gratuitamente, incluse le prestazioni di telecardiologia, su presentazione di ricetta bianca del medico curante».
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