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AMBIENTE
15.11.2025 - 13:28
L’amministrazione ha incontrato i cittadini per spiegare le modalità ed i costi del servizio
CAVARZERE – Quinto ed ultimo incontro pubblico dedicato alla gestione dei rifiuti nel comune di Cavarzere, nell’ambito del passaggio alla Tarip. Il progetto, illustrato dall’amministrazione comunale con il supporto di Veritas, prevede un cambiamento radicale per le circa 3.100 utenze del centro cittadino e per le circa 3.300 delle frazioni.
Obiettivo è rispettare gli obiettivi fissati dalla normativa nazionale. “Siamo ultimi in tutte le classifiche che, tanto Veritas quanto il consiglio di Venezia ambiente stilano ogni anno” ha spiegato il sindaco Pierfrancesco Munari, evidenziando la necessità di incrementare la percentuale di riciclo e ridurre il rifiuto pro capite, che attualmente supera i 120 chili annui. “Entro il 2030 questi 120 chili pro capite devono ridursi” - ha spiegato. Il sindaco ha poi illustrato le differenze tra Tari e Tarip.
“La Tari è un tributo che oggi paghiamo in base ai metri quadri dell’abitazione” - ha aggiunto, sottolineando come tale sistema penalizzi chi produce meno rifiuti in abitazioni grandi. “Con la Tarip, invece, corrisponderemo una tariffa proporzionata al rifiuto che produciamo” - ha aggiunto. La tariffa puntuale sarà calcolata sul secco residuo, incentivando una raccolta differenziata più accurata. Il nuovo sistema prevede inoltre importanti modifiche sul territorio: nelle frazioni, il servizio porta-a-porta sarà esteso, mentre nel centro cittadino verranno rimosse 62 isole ecologiche, con l’obiettivo di ridurre degrado e abbandoni indiscriminati di rifiuti.
Un’attenzione particolare è stata riservata alla raccolta dei rifiuti speciali come pannolini e pannoloni, con sistemi dedicati che consentiranno alle famiglie di conferire tali materiali senza gravare sulla quota di rifiuto secco residuo.
“Chi ha un bambino fino a tre anni o necessita di presidi medici assorbenti potrà richiedere una chiavetta per aprire i contenitori dedicati e conferirne illimitatamente” ha spiegato il sindaco, ribadendo che il servizio sarà gratuito e monitorato da controlli a campione. L’incontro ha inoltre evidenziato l’impegno dell’amministrazione sul fronte della videosorveglianza. “Stiamo installando telecamere ad alta risoluzione nei punti sensibili delle frazioni e del centro cittadino per contrastare il fenomeno degli abbandoni” ha dichiarato l’assessore Marco Grandi, illustrando un piano di controllo che integrerà personale dedicato e collaborazione con le forze dell’ordine.
L’incontro ha approfondito anche il tema del costo del servizio “Ovvero il costo di smaltimento dei rifiuti - ha chiarito un responsabile Veritas - Il costo di smaltimento sono semplicemente quei ‘soldi’ che noi paghiamo agli impianti per conferire i rifiuti prodotti dalle famiglie. Questi soldi noi li giriamo sulle bollette dei cittadini, ma c’è un altro contorno da considerare”. Le tariffe variano significativamente a seconda della tipologia di rifiuto. “Smaltire una tonnellata di rifiuto secco oggi ci costa 167 euro più Iva.
Quel bidone da 100 chili vi costa quindi 17 euro. Un bidone di vetro, plastiche e lattine vi costa 70 euro, mentre la carta 55. Questo significa che, se spostiamo più rifiuti verso la raccolta differenziata, riduciamo automaticamente il costo del servizio”. L’ottimizzazione della differenziata dipende però anche dal comportamento dei cittadini. “È chiaro che questa cosa può funzionare grazie al lavoro del gestore e dell’amministrazione, ma se il cittadino non ci mette del suo, tutto quello che stiamo costruendo serve a poco. È importante fare squadra. Solo così possiamo contenere gli aumenti dei costi dei rifiuti, che purtroppo sul mercato sono in forte crescita e destinati a salire dai 163 euro attuali fino a 180-190 euro nei prossimi anni”.
Il sistema di tariffazione puntuale prevede due criteri principali: una quota del 30-40% per i servizi indivisibili come spazzamento strade, raccolta rifiuti abbandonati, che viene ripartita in base a numero di componenti del nucleo familiare o metri quadrati per le attività commerciali; il restante 60% copre i costi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, calcolato in base al numero di svuotamenti dei bidoni, con un minimo deliberato annualmente dal Consiglio comunale. “In pratica – ha spiegato il responsabile – ognuno pagherà sulla base degli svuotamenti effettuati. Anche se non si svuota mai il bidone, ci sarà un numero minimo di svuotamenti debitato, che nel tempo si abbasserà man mano che i cittadini si abituano a una corretta differenziazione”.
Tutti i rifiuti non conferibili tramite i bidoni standard possono essere portati gratuitamente all’ecocentro comunale aperto 5 giorni a settimana. Per le utenze domestiche in periferia senza orti o giardini, è possibile richiedere un servizio domiciliare integrativo per l’umido. Chi non ne usufruisce può ottenere uno sconto del 10% sulla bolletta. Fondamentale il coinvolgimento attivo dei cittadini per il buon funzionamento del sistema. “Se tutti facciamo questo ragionamento, possiamo garantire un servizio efficiente senza aumentare il degrado. È interesse di tutti rispettare le regole di conferimento, per il bene comune e per contenere i costi”.
Il nuovo sistema di raccolta e tariffazione entrerà pienamente in vigore dal 1° gennaio 2027, mentre fino al 31 dicembre 2026 la bolletta continuerà a essere calcolata secondo i criteri attuali, con l’indicazione informativa del numero di svuotamenti effettuati dai cittadini.
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