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DALL’AULA

Crisi politica, tutto rimane incerto

Maggioranza ancora in bilico. Il consiglio comunale post regionali possibile banco di prova

Crisi politica, tutto rimane incerto

La sala del consiglio comunale di Chioggia.

Il primo provvedimento all’ordine del giorno fondamentale per capire se ci sono i numeri per governare

CHIOGGIA -Crisi politica a Chioggia: il 27 novembre potrebbe essere il giorno della verità?

Il clima politico si fa incandescente in vista del prossimo Consiglio comunale la cui data è ancora un mistero, ma alcune voci la fa coincidere con il 27 di questo mese, poco dopo i risultati delle votazioni regionali che potrebbero essere l’ago della bilancia anche per l’amministrazione comunale attuale. Il futuro della giunta Armelao è, infatti, appeso a un filo. Archiviata la tornata elettorale regionale, il ritorno in aula potrebbe trasformarsi in un vero e proprio spartiacque. Dopo settimane di stallo e una maggioranza congelata in attesa del voto, il primo provvedimento all’ordine del giorno sarà il banco di prova per capire se il sindaco ha ancora i numeri per governare.

L’opposizione osserva con attenzione, soprattutto dopo le dimissioni dell’assessora all’Urbanistica Maria Rosa Boscolo Chio, che hanno fatto perdere due voti alla maggioranza. Il tentativo di presentare una mozione di sfiducia è naufragato per la mancanza di quattro firme necessarie alla convocazione straordinaria. Ma il prossimo Consiglio potrebbe finalmente chiarire gli equilibri interni.

“Da mesi assistiamo a un silenzio assordante da parte dell’amministrazione comunale – sottolinea la consigliera del Pd Barbara Penzo – Nessuna convocazione di commissioni, nessun consiglio, nessuna comunicazione sulle attività in corso. Una paralisi istituzionale ingiustificabile, soprattutto in un momento in cui la città avrebbe bisogno di responsabilità, trasparenza e continuità amministrativa. Siamo alle porte del bilancio, che richiede numerose commissioni e un confronto puntuale, e invece tutto tace. È imbarazzante constatare che la città venga lasciata nell’incertezza solo perché la maggioranza è impegnata a farsi i conti interni, incapace di affrontare la propria crisi e in attesa degli esiti delle elezioni regionali come se fossero una sorta di salvagente politico. Chioggia è ferma perché chi dovrebbe governarla sta semplicemente aspettando di capire se può continuare a farlo. Una situazione che non ha dignità né rispetto per la nostra comunità”.

L’esponente del Pd dubita anche che il consiglio possa essere convocato il 27: “Mancano troppi pochi giorni – spiega ancora – e l’amministrazione comunale avrebbe dovuto convocare tutta una serie di commissioni consiliari di cui, al momento, non sappiamo niente. L’unica convocazione è per il 20 alle 16 con una serie di punti all’ordine del giorno”.

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