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SCUOLA

Sui Lessini per imparare la sostenibilità

Venti studenti dell’IC Chioggia-Borgo esploratori per due giorni

CHIOGGIA - Due giornate intense, trascorse tra crinali, valli e grotte, hanno trasformato venti alunni delle classi seconde e terze dell’istituto comprensivo Chioggia-Borgo in piccoli esploratori dei monti Lessini. Dal 6 al 7 novembre, la scuola Olivi ha infatti preso parte al progetto di turismo sostenibile montano promosso dal Club alpino italiano, un’iniziativa nazionale che sostiene percorsi educativi mirati a contrastare il turismo mordi e fuggi e a insegnare ai più giovani una frequentazione attenta e consapevole dell’ambiente montano. Tra i progetti finanziati figura “Geologi e geografi per un giorno”, elaborato dalla scuola secondaria “Olivi” all’interno dell’azione 4 del programma di istituto “Future is now”.

L’attività, costruita con il contributo di Cai scuola, Cai Veneto, Cai Chioggia, Società speleologica italiana e università di Padova, e sostenuta dal patrocinio di Asvis, Federparchi, Anci e Uncem, è stata preceduta da sei incontri formativi svolti in classe e al dipartimento di geoscienze dell’Unipd. Le conoscenze acquisite sono diventate immediatamente strumento di indagine sul campo al momento dell’arrivo sui Lessini, che in questi giorni autunnali si presentano nel loro massimo splendore. La prima esplorazione ha condotto gli studenti nella grotta del monte Capriolo, a Roverè Veronese, affiancati dagli speleologi del Cai Verona per osservare da vicino il fenomeno del carsismo, il filtraggio delle acque tra gli strati rocciosi e gli ecosistemi sotterranei.

Le attività sono proseguite nella valle delle sfingi, dove la lettura del paesaggio ha permesso di riconoscere le forme modellate dalla natura e dall’uomo. Particolarmente significativo l’incontro con gli allevatori locali, testimonianza concreta di come la presenza umana possa integrarsi con equilibrio in un ambiente delicato come quello montano. Una tappa al caseificio “Dalla Valentina” ha offerto l’occasione di seguire il percorso che porta alla produzione dei formaggi tipici della zona. Giunti al rifugio Lausen, i ragazzi si sono dedicati al riconoscimento di piante e rocce, alla costruzione di dispositivi per il filtraggio dell’acqua e ad alcune attività legate alla gestione quotidiana del rifugio. Il secondo giorno è stato dedicato allo studio dei parchi e alla rappresentazione cartografica, prima di cimentarsi in una prova di orienteering con calcolo degli azimut. Il percorso si è concluso al museo geopaleontologico di Camposilvano e nella celebre grotta di crollo del Covolo, guidati da Francesco Sauro del gruppo “La Venta”, noto per il suo ruolo nella formazione degli astronauti dell’Esa attraverso ritiri nelle grotte ipogee, ambienti che simulano in modo efficace le condizioni estreme delle missioni spaziali. A sostegno del corpo docente, durante l’intera esperienza hanno operato esperti di Cai Scuola, Cai Veneto e della Società speleologica italiana.

Esperienze come queste fanno comprendere il valore della biodiversità e l’importanza di conservare l’ambiente – spiega la dirigente Sandra Zennaro – il rispetto per i luoghi in cui viviamo è un valore irrinunciabile per la collettività, uno dei capisaldi dell’educazione alla cittadinanza, che passa anche e soprattutto attraverso iniziative di conoscenza. Ringraziamo il Cai e tutti gli enti coinvolti per questa importante opportunità, che testimonia ancora una volta come fare rete tra istituzioni sia sempre la carta vincente”.

Entusiasti i ragazzi, le famiglie e anche gli insegnanti: “Con questo progetto abbiamo voluto offrire un momento di approfondimento e potenziamento scientifico legato alla conoscenza diretta del territorio, con un’esperienza di studio e socializzazione che i ragazzi non dimenticheranno – afferma la coordinatrice del progetto, Monica Boscolo Marchi – le attività in ambiente sono state un laboratorio ideale per riflettere sulle tematiche relative alla gestione responsabile delle risorse, come l’acqua, nell’ambito degli attuali scenari dominati dai cambiamenti climatici”. Il progetto si inserisce pienamente negli obiettivi del Piano per la transizione ecologica e culturale delle scuole “RiGenerazione scuola” del 2021, secondo il quale la sostenibilità richiede un’educazione rivolta alle nuove generazioni affinché imparino a vivere il mondo in maniera diversa, a pensare sul lungo periodo e a progettare modelli futuri rispettosi dell’ambiente, delle economie e degli stili di vita.

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