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20.11.2025 - 18:01
VENEZIA -È stato inaugurato oggi, con una cerimonia ufficiale, il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicine & Surgery (Medicina e Chirurgia) dell’Università di Padova, attivato negli spazi dell’ospedale civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia. Il corso, interamente in lingua inglese, ospita quest’anno 100 studenti, circa il 75% provenienti dall’Unione Europea e il 25% da Paesi extraeuropei. A regime, con l’attivazione del sesto anno nel 2030, gli iscritti saranno circa 600.
Un evento definito «storico» dai partecipanti e dalle autorità presenti. La rettrice UniPd, Daniela Mapelli, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, nata da un Protocollo d’Intesa tra Regione Veneto e Università di Padova, finalizzata a rafforzare la formazione dei futuri medici e a rispondere alla cronica carenza di professionisti in Veneto: «Celebriamo un momento di particolare significato sia per la nostra università, sia per la città di Venezia e per l'intero sistema formativo e sanitario. La carenza di professionisti richiede risposte concrete e lungimiranti come questa».
Il presidente della Regione Luca Zaia ha evidenziato il valore della scelta di ospitare studenti in arrivo: «In un paese in cui si parla di giovani che se ne vanno, ecco invece dei giovani che arrivano. Il Veneto è primo in Italia in tutti i parametri della sanità: mancano medici, c'è spazio per lavorare e per crescere». Zaia ha ricordato le difficoltà del sistema sanitario regionale: nel 2024, a fronte di 112 concorsi per 814 posti, sono stati assunti solo 197 medici, sottolineando come il corso in Medicina e Chirurgia a Venezia offra una risposta concreta a questa emergenza.
Attualmente, le lezioni si svolgono in tre aule dell’ospedale Santi Giovanni e Paolo: la “Sala degli Angeli”, il refettorio e una sala adiacente, con accesso alla biblioteca e ai laboratori. Il direttore dell’Ulss 3, Edgardo Contato, ha ricordato come Venezia accolga per la prima volta nella sua millenaria storia una scuola di medicina, definendo l’iniziativa un patrimonio unico della città e dell’università di Padova.
L’assessore alla coesione sociale Simone Venturini ha sottolineato il valore simbolico e sostanziale del progetto: «È un percorso basato sulla scienza e sul merito. Ci auguriamo che questi studenti, a regime circa 600, restino a Venezia o che vi tornino in futuro, contribuendo a creare un nuovo cenacolo di giovani residenti e a contrastare la tendenza allo spopolamento della città lagunare».
Angelo Paolo Dei Tos, presidente della scuola di medicina di Padova e promotore dell’iniziativa, ha lodato la «capacità sinergica di trasformare un’idea in realtà», sottolineando l’entusiasmo con cui il progetto è stato accolto dagli studenti e dalle istituzioni.
Con l’avvio del corso di laurea a Venezia, la città entra così per la prima volta nel panorama nazionale della formazione sanitaria universitaria, rafforzando il legame tra università, sanità e comunità locale e chiudendo un vero e proprio triangolo del sapere in sanità tra Padova, Treviso e Venezia.
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