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21.11.2025 - 13:41
VENEZIA - Venezia ha celebrato anche quest’anno la festa della Madonna della Salute con un’intensa partecipazione dei fedeli e una profonda atmosfera di devozione. Sin dalle prime ore del mattino, un flusso costante di veneziani ha attraversato il Ponte votivo sotto la pioggia, procedendo verso la Basilica di Santa Maria della Salute, per accendere un cero e rinnovare il voto alla Vergine, istituito nel 1630 in segno di ringraziamento per la fine della pestilenza. I fedeli hanno affidato alla Madre di Dio le proprie intenzioni di preghiera e hanno espresso gratitudine per i doni di Grazia ricevuti.
La messa solenne, celebrata dal Patriarca Francesco Moraglia, ha suggellato la secolare devozione della città alla Madonna. Nel corso dell’omelia, Moraglia ha ricordato che «Maria è definita beata perché ha creduto. Maria, ad un tempo riceve e dona; è la prima “graziata”, la prima “salvata”, la prima “cooperatrice” in ordine al nostro cammino salvifico». L’omelia è iniziata con un messaggio di condoglianze al sindaco di Venezia per la perdita della madre e si è conclusa con un pensiero speciale per Alberto Trentini, detenuto da oltre un anno in Venezuela: «Ci affidiamo nella preghiera alla sollecitudine materna della Madonna della Salute perché riesca a sciogliere i nodi che impediscono la positiva risoluzione della vicenda e così Alberto possa presto tornare libero».
Tra i numerosi fedeli presenti, davanti al Patriarca e all’icona della Vergine Mesopanditissa, erano presenti rappresentanti del Comune di Venezia, con l’assessore al Turismo e altri membri della Giunta e del Consiglio comunale, il Capitolo della Cattedrale di San Marco, le IX Congregazioni del Clero veneziano, religiosi, rappresentanti delle Scuole Grandi e degli Ordini Cavallereschi, oltre ad autorità militari.
La Basilica, aperta dalle 5.45, resterà accessibile fino al 23 novembre con orario continuato dalle 9 alle 18, mentre la chiusura di oggi è prevista per le 22.30.
Le celebrazioni sono iniziate con l’apertura del ponte votivo e sono proseguite ieri sera con l’annuale pellegrinaggio dei giovani, guidati dal Patriarca, da Campo San Maurizio fino alla Salute. Moraglia ha sottolineato come i giovani abbiano portato nel cuore «una domanda, la richiesta di intercessione rivolta alla Madre del Signore, a lenire le sofferenze dei popoli della Palestina, dell’Ucraina e di tutti i Paesi in cui si vive il dramma della guerra».
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