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veneto
24.11.2025 - 16:53
NOALE - Un’altra aggressione ai danni del personale sanitario, l’ennesima in un sistema che sempre più spesso vede medici e infermieri trasformarsi in bersaglio mentre prestano soccorso. L’Azienda sanitaria veneziana deve registrare un nuovo, grave episodio di violenza: un infermiere del Suem118 è stato colpito al volto con due pugni da un paziente durante un intervento d’emergenza, riportando la frattura delle ossa nasali.
L’episodio è avvenuto nella giornata di ieri, domenica, quando la Centrale Operativa ha inviato un equipaggio del Suem118 di Dolo all’Ospedale di Noale. Un uomo adulto era stato trovato a terra in un parcheggio interno al presidio e poi condotto negli ambulatori della Guardia Medica. Le condizioni del soggetto — scarsa reattività, abiti completamente bagnati e segni evidenti di ipotermia — hanno reso necessario un immediato trasferimento in ambulanza verso il Pronto Soccorso.
Durante le prime manovre di assistenza, mentre l’infermiere tentava di rimuovere gli indumenti fradici, l’uomo si è improvvisamente scagliato contro di lui, colpendolo violentemente al volto con due pugni. L’autista del mezzo è intervenuto per contenere il paziente, riuscendo con difficoltà a calmarlo. Nel frattempo sono arrivati i Carabinieri di Noale, che hanno identificato il soggetto, già noto alle Forze dell’Ordine. Solo grazie al loro supporto è stato possibile procedere agli accertamenti ematochimici e tossicologici e all’osservazione clinica.
All’infermiere aggredito è stata diagnosticata una frattura delle ossa nasali, con una prognosi iniziale di 15 giorni.
La Direzione dell’Azienda sanitaria ha stigmatizzato con fermezza l’accaduto, esprimendo solidarietà all’operatore ferito, al collega presente e «a tutti coloro che, come lui, lavorano con abnegazione al servizio della popolazione anche nelle condizioni più critiche».
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