Maggioranza, si scoprono le carte

CHIOGGIA – Urne per le elezioni regionali chiuse, attesa per la sorte della Maggioranza comunale. Ora che gli elettori si sono espressi, i partiti localmente dovranno scoprire le loro carte: avanti con la giunta Armelao o chiusura anticipata della legislatura? Attualmente, con Energia Civica uscita dalla Maggioranza, il governo della città è sotto 13 a 12 in consiglio e, ora che la partita regionale si è chiusa Fratelli d'Italia potrebbe firmare la richiesta di consiglio dell'opposizione per discutere la mozione di sfiducia del sindaco Armelao.

Nel frattempo il consigliere del Gruppo Misto Marco Veronese attacca sindaco e giunta. Dopo quasi due mesi di silenzio da parte dell'amministrazione comunale, infatti, la convocazione congiunta delle commissioni consiliari I, II e V ha riacceso il dibattito politico in città. Durante la seduta del 20 novembre, sono stati affrontati temi di grande rilevanza per il futuro della città, tra cui la rettifica di due delibere legate al rifinanziamento della legge speciale 798/1984, l'aggiornamento del programma triennale dei lavori pubblici 2025–2027, il Dup, la variazione di bilancio e l'adesione alla centrale di committenza del Camposampierese. Si tratta di scelte politiche fondamentali – ha dichiarato Veronese – che avrebbero meritato un confronto più ampio e articolato, non una commissione unica convocata in fretta e furia. È l'ennesima dimostrazione del poco rispetto che questa maggioranza ha per la minoranza". Nel mirino del consigliere anche la decisione di stralciare dal piano programma diverse opere considerate fino a poco tempo fa prioritarie, come il completamento del Cinema Astra, la ristrutturazione della Loggia dei Bandi e del Monte di Pietà, la modifica della viabilità in Campo Cannoni, il polo sportivo cittadino e la riqualificazione di Batteria Penzo.

"Parliamo di interventi per un valore complessivo di quasi 10 milioni di euro – ha sottolineato – che vengono ora dirottati su altri progetti senza alcun confronto democratico". Tra le nuove opere finanziate figura un asilo nido a Sottomarina, in via Nicolò Zeno, che sarà coperto al 30% dalla legge speciale e al 70% dal Pnrr. Veronese ha espresso perplessità anche su questo punto: “Pur essendo favorevole alla realizzazione di un nuovo edificio scolastico, non ci è stato fornito alcun dettaglio. Ho chiesto in commissione dove sorgerà esattamente e se esiste un progetto di massima, ma non ho ricevuto risposta”. Il consigliere ha inoltre espresso dubbi sulla futura gestione dell'asilo, che potrebbe essere affidata a un privato tramite bando pubblico: “Spero che l'amministrazione sia in grado di scrivere un bando migliore di quello per i servizi bibliotecari e museali, che è andato deserto”. Veronese ha concluso con un avvertimento politico: “Ho dato fiducia a questa amministrazione in passato, ma senza un reale coinvolgimento nelle decisioni strategiche per la città, non voterò a favore dei provvedimenti che la maggioranza porterà in aula”.