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Aumentano i rifiuti ma anche i dati della differenziata

Crescono i dispositivi elettronici immessi sul mercato e il rapido ricambio dei capi di abbigliamento che richiedono processi avanzati

Veritas donerà un sacco di terriccio agli utenti che porteranno rifiuti e materiali nel proprio Ecocentro

VENEZIA - Ha preso il via oggi a Este la decima edizione di Ecoforum Veneto, l’appuntamento annuale che riunisce amministratori regionali e locali, enti gestori della raccolta dei rifiuti urbani, aziende del riciclo, esperti e operatori del settore. I dati presentati da Arpav tracciano un quadro chiaro: nel 2024 la produzione di rifiuti in Veneto ha raggiunto le 2.326.000 tonnellate, con una media pro capite di 459 kg per abitante equivalente, in aumento del 3,1% rispetto al 2023. Cresce anche il Rifiuto Urbano Residuo (+2,5%), mentre la raccolta differenziata registra un lieve incremento dello 0,6%, arrivando al 78,2%, appena sotto l’obiettivo intermedio del Piano regionale rifiuti fissato al 78,5% per il 2025.

La prima giornata dell’evento, venerdì, ha visto un aggiornamento sullo stato dell’arte del Piano regionale rifiuti, approvato nel 2022 con dati di partenza del 2019 e obiettivi al 2030, e un confronto tra città e consigli di bacino. Durante la mattinata sono stati presentati anche il progetto Wastereduce (Interreg Italia-Croazia) e panel dedicati all’innovazione delle filiere virtuose, agli impianti di economia circolare e alla partecipazione civica dei cittadini.

I dati analizzati evidenziano come, nonostante la crescita della raccolta differenziata, la qualità della gestione dei rifiuti resti un tema cruciale. Per questo motivo Arpav ha avviato una campagna di monitoraggio che prevede duecento analisi merceologiche, finalizzate a migliorare non solo la quantità ma anche la qualità della raccolta. La produzione pro capite crescente riflette inoltre l’aumento dei consumi post-pandemia, evidenziando la difficoltà nel ridurre alla fonte i rifiuti, nonostante le politiche regionali di prevenzione.

Dal punto di vista impiantistico, il Veneto resta autosufficiente e non registra problemi di conferimento emergenziale, sebbene il ritardo nell’operatività delle linee di incenerimento di Padova e Venezia Fusina abbia comportato lo smaltimento in discarica di 74.000 tonnellate che avrebbero dovuto essere trattate dagli inceneritori. L’obiettivo al 2030 resta ambizioso: raggiungere l’84% di raccolta differenziata e 80 kg/pro capite di rifiuti, mentre oggi il 69% dei comuni ha già centrato gli obiettivi previsti, in crescita rispetto al 50% del 2019.

Nel corso dei lavori, i direttori degli undici Consigli di bacino hanno confrontato metodologie e risultati attesi, evidenziando come il porta a porta favorisca una maggiore attenzione dei cittadini rispetto ai sistemi stradali ad accesso controllato. Particolare attenzione è stata rivolta anche alle città di Padova e Verona, dove la produzione pro capite risulta più elevata a causa di università e flussi turistici. Si è sottolineata l’importanza del coinvolgimento dei cittadini e dei giovani, spesso più sensibili alle tematiche ambientali, non solo nella raccolta differenziata ma anche nella riduzione dei consumi.

Ampio spazio è stato dedicato alle filiere virtuose dei RAEE e dei rifiuti tessili, in crescita e complesse da gestire. L’aumento dei dispositivi elettronici immessi sul mercato e il rapido ricambio dei capi di abbigliamento richiedono processi di raccolta, selezione e trattamento avanzati, nonché investimenti in nuove tecnologie e impianti capaci di trasformare questi materiali in risorse effettivamente riutilizzabili. La promozione di buone pratiche di conferimento e la collaborazione con gli operatori del settore diventano così fondamentali per garantire circolarità e ridurre l’impatto ambientale.

“La decima edizione di Ecoforum Veneto non è solo una celebrazione dei risultati, ma una tappa fondamentale di un percorso decennale che ha permesso di ottenere una fotografia precisa del Veneto e di orientare la programmazione verso qualità ambientale e innovazione – ha sintetizzato Piero Decandia, direttore regionale di Legambiente. È indispensabile mantenere la rotta del Piano Rifiuti regionale, evitando nuove discariche o inceneritori, e puntare su prevenzione, riciclo e recupero di qualità”.

L’appuntamento continua domani, sabato 29 novembre, con la presentazione del rapporto “Comuni Ricicloni 2024” e la premiazione dei comuni e delle buone pratiche territoriali. L’edizione 2025 di Ecoforum Veneto vede come main partner Savno, S.e.s.a. e Assocarta, con il sostegno di AIM Ambiente, Bioman, Contarina, Ecoambiente, GEA, AcegasApsAmga, AMIA Verona, Berica Utilya, Cesaro Mac Import, DNA Ambiente, Etra, Stena Recycling e Veritas; partner tecnico Favini, media partner Nord Est Multimedia e Il Mattino di Padova.

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