Vedi tutte
IL CASO
28.11.2025 - 07:57
Munari dona a famiglie bisognose il risarcimento ottenuto. Il commento sotto un post critico di Crocco
CAVARZERE - “Idiota filoneonazista”. Era stato il commento lasciato su Facebook da un utente per la posizione critica del sindaco di Cavarzere Piefrancesco Munari nei confronti della missione per Gaza della Flotilla verso i territori massacrati dai bombardamenti israeliani. Il primo cittadino aveva esercitato il suo diritto di critica, mentre, a suo parere, il cittadino era stato offensivo e diffamatorio nei suoi confronti.
Da qui due mesi fa era subito partita una diffida e la richiesta di risarcimento per le offese subite a mezzo “social”. Prima della scadenza dei termini per depositare formalmente la querela per diffamazione, il sindaco Munari ha ottenuto il risarcimento di 1500 euro e ieri ha dichiarato di averli devoluti in beneficenza.
L’autore del commento ingiurioso su Facebook, dunque, ha chiuso la vicenda risarcendo il primo cittadino di Cavarzere, che ha scelto di destinare l’intera somma a sostegno delle persone bisognose della città.
L’episodio risale a circa due mesi fa, quando il consigliere comunale di minoranza Heidi Crocco (Partito democratico) aveva aveva pubblicato un post critico nei confronti del primo cittadino per le sue posizioni contro la missione Flotilla a Gaza. Una missione che ha diviso il Paese e animato proteste di piazza lungo tutto lo Stivale.
Ma il commento ingiurioso “idiota filoneonazista” sotto il post di Crocco è stato troppo per l’avvocato Pierfrancesco Munari che ha deciso di difendersi tramite un avvocato, per tutelare la propria onorabilità e la dignità della carica ricoperta.
La conclusione della vicenda è stata comunicata dal sindaco stesso, che ha sottolineato un gesto solidale. Gesto che aveva già deciso di fare in un’altra occasione e sempre per offese ricevute a mezzo social. Il sindaco ha approfittato della comunicazione per ribadire la sua posizione sul confronto politico: “Credo nel confronto civile e nel contraddittorio, strumenti fondamentali della democrazia - ha dichiarato Munari - Non c’è invece spazio per l’insulto o la diffamazione, che avvelenano il dibattito pubblico e allontanano dalle soluzioni”.
Il gesto di devolvere il risarcimento in beneficenza rafforza il messaggio che l'azione legale non aveva fini personali, ma era finalizzata a porre un freno al dilagare dell’odio e della violenza verbale online.
©2024 CHIOGGIA NOTIZIE - P. Iva 01463600294 - Tutti i diritti riservati.
Email: redazione@chioggianotizie.it | Credits: www.colorser.it