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Call center: aumentano le chiamate dall'estero

Il blocco anti-spoofing di AGCOM smaschera le finte telefonate locali

Call center: aumentano le chiamate dall'estero

VENEZIA - L’Italia prova a chiudere la porta ai call center abusivi, ma la battaglia contro il telemarketing aggressivo continua su nuovi fronti. L’entrata in vigore della seconda fase del blocco anti-spoofing voluto da AGCOM, pensato per impedire che le telefonate dall’estero possano apparire come numeri mobili italiani, ha avuto un effetto immediato e sorprendente: milioni di chiamate bloccate, ma anche un’impennata di contatti provenienti da numeri internazionali veri.

Attiva dal 19 novembre, la misura completa quanto iniziato ad agosto, quando erano stati già respinti i tentativi di camuffare numeri fissi italiani. L’obiettivo è chiaro: rendere inefficace la tecnica con cui i call center illegali mascherano le loro numerazioni per rendere più credibili le chiamate. I dati raccolti da ADUC confermano l’impatto del filtro. Alcuni operatori hanno bloccato in pochi giorni oltre 8 milioni di telefonate, con punte in cui fino al 90% del traffico internazionale risultava illecito. La media giornaliera tra il 19 e il 21 novembre ha superato i 7,4 milioni di telefonate respinte, una cifra che evidenzia la vastità del fenomeno.

Il blocco dei numeri falsificati italiani ha però generato una conseguenza imprevista: i call center irregolari si stanno ora spostando verso numerazioni estere autentiche, che sfuggono al filtro automatico. Secondo U.Di.Con, si tratta solo della prima evoluzione di un sistema in continua trasformazione, che richiederà ulteriori interventi per mantenere l’efficacia della lotta contro le pratiche commerciali scorrette.

AGCOM resta vigile. L’Autorità ha sottolineato che eventuali abusi futuri tramite numerazioni italiane regolari saranno più facilmente tracciabili e punibili, con sanzioni fino a un milione di euro. Nonostante il successo iniziale del filtro, il telemarketing illegale continua a cambiare strategia, dimostrando che la lotta è ancora lontana dall’essere conclusa.

Per i cittadini, la novità significa una diminuzione delle chiamate “mascherate” da numeri nazionali, riducendo i rischi di attivazioni indesiderate di servizi. Rimane comunque alta l’attenzione: rispondere a un numero che appare italiano non garantisce la legittimità del mittente, così come occorre prudenza anche per le telefonate provenienti dall’estero. In ogni caso, l’identità dell’interlocutore va sempre verificata tramite canali ufficiali, soprattutto in presenza di offerte commerciali, richieste di dati personali o proposte contrattuali.

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