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DALL’AULA
29.11.2025 - 14:40
A mediare i conflitti il presidente Boscolo Capon. “Si voti, poi però andiamo tutti a casa”
CHIOGGIA - Caos in consiglio comunale, la maggioranza non c'è, i provvedimenti non passano e ora a rischiare grosso sono i cittadini. Surreale il clima dell'ultima seduta. Che ci fossero grossi problemi era risaputo, che non fossero risolti e fossero stati tenuti solo in standby per via delle elezioni regionali anche, ma la situazione sembra essere addirittura peggiore di quel che trapelava (molto poco) tra le secrete stanze della politica. Il primo colpo di scena all'inizio del consiglio comunale: praticamente quasi tutta la Maggioranza era assente e mancava il numero legale per fare consiglio. Da qui, come da regolamento, la decisione del presidente Beniamino Boscolo Capon, di ripetere l'appello un'ora dopo. E fortunatamente tra i banchi qualche consigliere è finalmente arrivato e si è potuto dare inizio alla seduta.
Ma sulla discussione dei punti 3 e 4 la situazione è precipitata. Tre ore di dibattito, vista l'importanza dei provvedimenti: spostamento di circa 10 milioni di euro di risorse della Legge Speciale da alcune opere ad altre. Tra queste: stop al recupero del teatro Astra e avanti con il completamento dell'Arena Duse, il nuovo polo sportivo cittadino accantonato e soldi verso la ristrutturazione di alcuni ponti strategici del territorio, tra cui quello della Fossetta. Provvedimenti che, tra l'altro, andavano votati assolutamente entro la fine del mese e quindi entro la seduta di venerdì. Il voto però ha evidenziato che non c'è una Maggioranza: è finita 8 a 8 anche perché il consigliere Mattia Boscolo Chiodoro (prima Lega, poi civica del Sindaco “Chioggia Protagonista” e ora Forza Italia) al momento di esprimere il proprio voto, si è seduto tra il pubblico diventando, di fatto, l'ago della bilancia che ha impedito ai provvedimenti di passare. Un caos da cui emerge la voce di un decano della politica locale, il consigliere Brunetto Mantovan della Lista Civica che invita il sindaco Mauro Armelao, vista la situazione, a dimettersi. Il consiglio a questo punto è stato rimandato a lunedì sera e, ieri mattina, in municipio, è cominciata un'altra partita.
Quella del presidente del Consiglio Beniamino Boscolo Capon che, assieme agli uffici e ai dirigenti, ha cercato una soluzione per non perdere le risorse economiche delle delibere non approvate. Il verdetto è stato positivo: c'è ancora un salvagente dovuto a due motivi: l'ultimo giorno di novembre è domenica e quindi si può sforare fino al primo di dicembre ma, soprattutto, i provvedimenti bocciati o non passati (come in questo caso) possono tornare, da regolamento, in consiglio e quindi le delibere verranno ripresentate domani sera (lunedì) per il voto in sala Maggiore.
Se non ci sarà un voto positivo la città rischia di perdere finanziamenti notevoli. Per esempio si rischia di dover dare indietro i fondi del Pnrr che hanno permesso la copertura dell'Arena, il progetto di recupero del ponte della Fossetta che dovrebbe essere presentato mercoledì sarebbe inutile perché non ci sarebbero i fondi per l'intervento. Ed è solo la punta dell'iceberg. Le parole del presidente del Consiglio Beniamino Boscolo Capon non lasciano spazio all'immaginazione: “Per lunedì – commenta – spero nel senso di responsabilità dei consiglieri di Maggioranza. Qualora questa non ci fosse, Armelao chieda all'opposizione di votare questi provvedimenti che sono indispensabili. Poi però andiamo tutti a casa. Come sempre, la poltrona non mi interessa, ma penso solo al bene dei cittadini e della città.”
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