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Gasparato prende il timone del porto

Priorità su Marghera e Chioggia, con progetti innovativi per le crociere in laguna

VENEZIA - Si è svolta lunedì mattina nella suggestiva cornice della sala del Piovego, a Palazzo Ducale, la cerimonia di insediamento di Matteo Gasparato, nuovo presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale.

Alla presenza delle autorità cittadine, tra cui il vicesindaco Andrea Tomaello, il neo presidente ha illustrato le linee guida del suo mandato quadriennale. “Il luogo in cui ci troviamo – ha dichiarato Tomaello - rappresenta il cuore pulsante della nostra città. Venezia e il suo porto sono profondamente legati. Auguriamo buon lavoro a Gasparato e auspichiamo una collaborazione sempre più stretta tra Comune e Autorità Portuale, nell'interesse del porto e della città”.

Gasparato, veronese, ha scelto una sede simbolica per la sua prima conferenza stampa programmatica, affacciata sul bacino di San Marco, dove fino al 2021 transitavano le grandi navi da crociera. Un'immagine potente, che richiama il passato recente e guarda al futuro.

Tra le priorità annunciate, spiccano il rilancio di Porto Marghera e dello scalo di Chioggia, oltre alla realizzazione di un nuovo terminal nell'area Monte. Ma lo sguardo è rivolto anche a progetti di più ampio respiro, come il porto off-shore e la riapertura dei canali Malamocco-Marghera e Vittorio Emanuele per il ritorno delle crociere in laguna.

Un'attenzione particolare è stata riservata anche alla sostenibilità ambientale. Gasparato ha annunciato la creazione di una nuova isola artificiale destinata ad accogliere i fanghi derivanti dagli scavi: 46 ettari di superficie, sette milioni di metri cubi di materiale, per un investimento complessivo di 82 milioni di euro. L'inizio dei lavori è previsto per luglio 2026. Il nome dell'isola? Saranno gli studenti delle scuole a sceglierlo, in un'ottica di coinvolgimento e sensibilizzazione delle nuove generazioni.

Sul fronte istituzionale, il presidente ha sottolineato l'importanza del dialogo con tutti gli attori coinvolti nella gestione della laguna, a partire dall'Autorità che sovrintende al Mose, guidata da Elisabetta Spitz. “Serve un porto regolato, ma pienamente operativo”, ha affermato Gasparato, che ha poi lanciato un appello alla politica: “È il momento di riportare il porto al centro delle strategie di sviluppo di Venezia e del Veneto”.

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