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EVENTI
01.12.2025 - 12:56
CHIOGGIA - La splendida sala convegni, della pinacoteca Santissima Trinità, ha ospitato sabato la presentazione dell’ultimo libro della poetessa Liliana Bellemo.
Un evento che ha visto la partecipazione di un numerosissimo pubblico: amiche e amici del “Gruppo poeti città di Chioggia”, estimatori, conoscenti e familiari della poetessa.
Figli, figlie, nipoti e parenti hanno realizzato una sorta di originale rappresentazione intrecciando parole, suoni e immagini per la regia di Francesco Bellemo, con il disegno luci di Paolo Bellemo.
Il pomeriggio, condotto e coordinato da Linda Parise, ha preso avvio con l’intervento di don Vincenzo Tosello, direttore del settimanale diocesano Nuova Scintilla, che ha ricordato i precedenti libri di poesia della Bellemo, fin dal primo, “Pensieri al vento”.
Ha preso poi parola monsignor Francesco Zenna, che ha scritto una intensa prefazione in cui si legge: “Stupisce la forza dell’arte poetica, la sua capacità di tenere uniti gli animi anche quando diminuisce la frequentazione”. Parole per ricordare la lunga amicizia con Liliana e la sua accogliente famiglia.
È stata la volta, poi, di Guidina Borella Lando, presidente del “Gruppo Poeti Città di Chioggia”, che ha risposto alle domande della Parise. La presidente ha sottolineato come nelle poesie di Liliana, bravissima nelle descrizioni della natura e nello scrivere sia in italiano che in dialetto, il ripetersi di parole come carezza, accarezzare o cullare sia indice di una persona particolarmente affettuosa.
Una poesia, quella di Liliana, - ha proseguito la presidente – che educa all’affettività verso i figli, i nipoti, in particolare, senza trascurare temi importanti come la condizione della donna o le atrocità delle guerre. Particolarmente toccante la poesia che Liliana ha dedicato a Giulia Cecchettin e davvero struggente è la poesia in dialetto, “El poeta scrive e pianse”, pensando alle bombe che cadono sulla povera gente e che nessuno riesce a fermare.
La stessa Liliana Bellemo ha parlato, poi, della sua vita di mamma e di nonna e della sua propensione, fin da piccola, ad esprimere i propri sentimenti in versi.
Giovanna Bellemo ha declamato con rara efficacia alcune poesie di Liliana, in italiano e in dialetto chioggiotto, che sono arrivate dritte al cuore dei presenti. Stefano Bellemo, alla tastiera, ha accompagnato la moglie Chiara Doria che ha interpretato canzoni care a Liliana, realizzando, così, una sorta di festa familiare tra poesia, musica e colori.
Ad impreziosire il libro c’è l’inserimento nelle sue pagine della riproduzione di alcuni quadri della pittrice Gabriella Siviero.
Un evento davvero unico, che ha realizzato un percorso coinvolgente, attraverso i cinque capitoli del libro: Sentimenti, dialetto, due parole una poesia, montagna e famiglia. Un libro intriso di valori positivi, che fanno bene allo spirito del lettore.
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