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Maxi operazione dei Carabinieri, due arresti e tre denunce per droga e armi

Coinvolti i reparti territoriali di Venezia, Mestre e San Donà di Piave, al Nucleo Natanti, con il supporto di un’unità cinofila di Torreglia

Maxi operazione dei Carabinieri, due arresti e tre denunce per droga e armi

VENEZIA – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Venezia, insieme ai reparti territoriali di Venezia, Mestre e San Donà di Piave, al Nucleo Natanti e con il supporto di un’unità cinofila di Torreglia, hanno condotto nella mattinata del 29 novembre un’operazione antidroga che ha portato all’arresto in flagranza di due uomini e alla denuncia a piede libero di altri tre soggetti. L’attività rientra in un’indagine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, avviata dopo un lungo monitoraggio di un anomalo flusso di persone intorno alle abitazioni dei sospetti.

Le perquisizioni, effettuate tra Lido di Venezia, Mestre e Cavallino Treporti, hanno permesso di rinvenire e sequestrare circa un chilogrammo di sostanze stupefacenti di vario tipo, del valore stimato di circa 30.000 euro. A Venezia Lido sono stati arrestati un 49enne e un 47enne, trovati rispettivamente in possesso di cocaina, marijuana, hashish, ecstasy e materiale per il confezionamento della droga.

Tre ulteriori persone sono state denunciate a piede libero. A Mestre, un 46enne è stato trovato con cocaina, materiale per il confezionamento e 200 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio. A Cavallino Treporti, un 43enne straniero è stato sorpreso con ecstasy e hashish, mentre un 45enne, già sottoposto a divieto di avvicinamento alla ex fidanzata e con braccialetto elettronico, è stato denunciato per possesso di una pistola scacciacani priva del tappo rosso.

Al termine delle formalità, il 49enne arrestato è stato condotto al carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, mentre il 47enne è stato posto agli arresti domiciliari. L’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro delle sostanze, mentre i procedimenti penali rimangono aperti e la colpevolezza dei soggetti dovrà essere confermata da sentenza definitiva.

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