Prima edizione del premio “Giulia Cecchettin”: giovani laureati premiati per le tesi sulla violenza di genere

VENEZIA - Si è svolta oggi, lunedì 1 dicembre,  nell'Aula consiliare di Palazzo Ferro Fini, la cerimonia di premiazione della prima edizione del premio Giulia Cecchettin, istituito presso il Consiglio regionale del Veneto per valorizzare le migliori tesi di laurea o di dottorato sui temi del contrasto alla violenza sulle donne e alla disparità di genere nei diversi ambiti della vita regionale, culturale, sociale, lavorativa e scolastica.

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Segretario Generale del Consiglio Roberto Valente, il Presidente dell’Assemblea legislativa Roberto Ciambetti, e il Presidente del Corecom Veneto avv. Marco Mazzoni Nicoletti.

Il premio, previsto dall'articolo 12 della L.R. n. 30/2023, mira a onorare la memoria di Giulia Cecchettin, sostenere la ricerca accademica e sensibilizzare giovani e cittadinanza sul tema della violenza di genere. Il bando di questa prima edizione ha raccolto 34 tesi, con approcci multidisciplinari che hanno affrontato il fenomeno con rigore scientifico.

Il Presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti, ha evidenziato i dati positivi sul territorio: nel 2024 le vittime di violenza in Veneto sono state 4, rispetto alle 7 del 2023, mentre le denunce sono in aumento. “Reati in calo e denunce in crescita devono essere analizzati insieme – ha spiegato – perché indicano come le vittime e i loro familiari trovino maggiore coraggio nel denunciare, frutto anche del lavoro di sensibilizzazione culturale e sociale”.

Il Segretario Generale Roberto Valente, presidente della commissione esaminatrice, ha sottolineato l'impatto formativo del premio, evidenziando la partecipazione anche di tre giovani uomini: “Il loro coinvolgimento dimostra una sensibilità maschile verso il fenomeno della violenza di genere”. Tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato di merito, e le tesi saranno pubblicate sul sito ufficiale del Consiglio regionale per favorire dibattiti e riflessioni.

Gino Cecchettin, Presidente onorario della Fondazione Cecchettin, ha espresso emozione per il ricordo della figlia Giulia e vicinanza a tutte le famiglie colpite dalla violenza, sottolineando il ruolo dei giovani nel portare consapevolezza e cambiamento: “Oggi è anche una giornata di festa perché questi giovani hanno avuto il coraggio di affrontare un tema difficile e contribuiranno, con la loro riflessione, a prevenire future violenze”.

Premiati della prima edizione

• Primo premio (4.000 euro): Sofia Baldin, tesi “Violenza contro le donne e forme di vittimizzazione. Un’indagine qualitativa a partire dalle esperienze dei familiari delle vittime di femminicidio”. La tesi è stata riconosciuta per l'approfondimento sulle conseguenze della violenza anche per le vittime indirette e per l'analisi dei servizi di supporto disponibili.

• Secondo premio ex aequo (1.000 euro ciascuno):

  • Antonio Di Pietro, “Violenza di genere online: pratiche e resistenza”, per l'analisi multidisciplinare del fenomeno della violenza digitale e le strategie di prevenzione.

  • Alice Giorato, “Femminicidio e arte. ‘Artivismo’ femminista in Italia e in Messico”, per un approccio innovativo che unisce attivismo e arte nella denuncia del femminicidio.

  • Erika Zucchetti, “L’impatto della copertura mediatica dei casi di femminicidio sull’opinione pubblica. Analisi critica e riflessioni sul caso di Giulia Cecchettin”, per l'analisi del ruolo dei media nella percezione pubblica della violenza di genere.

Tutti gli altri partecipanti hanno ricevuto un attestato di merito, a riconoscimento della qualità dei loro lavori, tra i quali tesi su femminicidio, violenza assistita, violenza digitale, diritto comparato, prevenzione e intervento sociale, educazione sessuale e affettiva, e studi storici e sociologici sul tema.

La prima edizione del premio Giulia Cecchettin si conferma così un’importante occasione per promuovere cultura, ricerca e sensibilizzazione sul fenomeno della violenza di genere, rafforzando l’impegno delle nuove generazioni nella costruzione di una società più equa e consapevole.