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POLITICA
03.12.2025 - 07:16
Le delibere passano a fatica. Era l’ultima possibilità per fare passare una manovra di 10 milioni di euro
CHIOGGIA – Le delibere passano in consiglio: Armelao e la sua maggioranza si salva, ma il futuro è a dir poco nebuloso. Una seduta in cui è successo praticamente di tutto. Lunedì sera era l’ultima possibilità per fare passare una manovra di 10 milioni di euro che spostava alcune risorse della Legge Speciale per realizzare alcune opere pubbliche e accantonarne altre.
I voti a favore della maggioranza, alla fine, sono arrivati: 9 favorevoli, 6 contrari, due astenuti. Insomma una maggioranza risicata, ma che permette comunque alla giunta Armelao di andare avanti e al sindaco di non dare le dimissioni richieste dall’opposizione. Eppure, per un momento, lunedì sera, sembrava che la situazione potesse precipitare. Il primo cittadino, infatti, ha chiesto una sospensione della seduta per parlare con la minoranza. Sembrava quasi volesse chiedere il loro voto favorevole che l’opposizione era pronta a dare in cambio della promessa di dimissioni. 24 lunghi minuti di stop per poi tornare tutti in aula. A quanto pare Armelao non ha chiesto il voto all’opposizione, ma solo di stare dentro la mezzanotte per quanto riguardava le discussioni, per evitare problemi legali alle votazioni delle delibere.
In realtà un falso problema: il consiglio poteva tranquillamente andare avanti ben oltre la mezzanotte senza nessun rischio o conseguenza per i provvedimenti votati allo scoccare del 2 dicembre. Fatto sta che, al ritorno in aula, l’opposizione ha chiesto le dimissioni del primo cittadino. “Non decido mica solo io – ha risposto Armelao a Lucio Tiozzo Fasolo – devo confrontarmi con la Maggioranza”.
Che ci sia stato o no questo confronto non è dato saperlo come non è chiaro se davvero il sindaco abbia pensato davvero alle dimissioni. Fatto sta che i provvedimenti, dopo l’interruzione, sono passati senza nessun aiuto dell’opposizione e con i 9 voti della Maggioranza. Giunta salva, Armelao anche, ma per quanto ancora? C’è infatti da risolvere sempre lo stesso problema: numeri alla mano, se tutti i consiglieri fossero presenti in aula, l’amministrazione comunale sarebbe sotto nei numeri e quindi non riuscirebbe mai a far passare i propri provvedimenti. Una questione che dovrà essere affrontata in queste settimane, dove il sindaco sarà chiamato a cercare di ricompattare la propria maggioranza e a ritrovare una coesione di intenti che permetta di andare avanti fino a fine mandato.
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