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Nasce l’Osservatorio antimafia per il settore turistico-alberghiero e della ristorazione

Coinvolti i Comuni di Venezia, Caorle, Cavallino Treporti, Chioggia, Eraclea, Jesolo e San Michele al Tagliamento

Nasce l’Osservatorio antimafia per il settore turistico-alberghiero e della ristorazione

VENEZIA - Si è costituito oggi, presso la Prefettura di Venezia, l’Osservatorio previsto dal protocollo d’intesa con i Comuni di Venezia, Caorle, Cavallino Treporti, Chioggia, Eraclea, Jesolo e San Michele al Tagliamento, dedicato alla prevenzione amministrativa antimafia nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione.

L’iniziativa è finalizzata a rafforzare l’azione amministrativa di prevenzione e contrasto di eventuali fenomeni di riciclaggio, usura, estorsione e tentativi di infiltrazione della criminalità in questi settori. L’Osservatorio fungerà da strumento operativo per la raccolta dati e il monitoraggio, fornendo indicazioni strategiche per comprendere e gestire eventuali situazioni anomale rilevate.

All’iniziativa hanno aderito la Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, l’Università Ca’ Foscari, l’Università Iuav, l’Istituto Nazionale di Statistica Veneto, il Consiglio Notarile del distretto di Venezia, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia, l’Associazione Veneziana Albergatori e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Tra i compiti principali dell’Osservatorio rientrano anche la promozione di iniziative di formazione e aggiornamento professionale, workshop e incontri di sensibilizzazione sui fenomeni rilevati. Contestualmente, è stata costituita la cabina di regia prevista dal protocollo, composta dalla Prefettura e dai Comuni aderenti, a cui sono assegnati compiti di impulso, coordinamento delle iniziative e monitoraggio del relativo stato di attuazione.

Nel corso della riunione odierna, particolare attenzione è stata posta sull’individuazione di specifici indicatori in grado di rilevare anomalie e sulla possibilità di mettere a confronto i dati raccolti, considerando aspetti come le trasformazioni societarie e la gestione del personale.

«Si tratta di un’opportunità per il nostro territorio. L’assenza di infiltrazioni criminose permette di avere un tessuto aziendale stabile, forte e, di conseguenza, condizioni più sicure per tutti i dipendenti. Ora parte un confronto concreto e proficuo tra le parti con l’obiettivo di avere un tessuto solido su cui costruire il nostro futuro», ha commentato con soddisfazione la Cisl di Venezia.

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