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Dall'Italia

Test Medicina, promossi solo tra il 10 e il 15%:

Primi ricorsi e rischio posti vuoti

Test Medicina, promossi solo tra il 10 e il 15%:

VENEZIA -  La nuova riforma dell’accesso a Medicina, con l’introduzione del cosiddetto “semestre filtro”, si apre con numeri sorprendenti e preoccupanti. I primi risultati degli esami sostenuti dagli studenti al termine del semestre aperto – iniziato nei primi giorni di settembre – mostrano percentuali di promossi tra il 10 e il 15%. Un dato bassissimo che rischia di compromettere l’obiettivo stesso della riforma, pensata per abolire il numero chiuso, e lasciare posti vacanti nei corsi di laurea di Medicina.

La riforma prevede che, dopo un periodo libero di studi, tutti gli studenti sostengano tre esami nazionaliChimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia – con tre tentativi a disposizione. Solo chi supera tutte e tre le prove può immatricolarsi a Medicina, mentre chi non entra in graduatoria può scegliere di iscriversi a corsi affini. I candidati erano circa 50mila, a fronte di 24mila posti disponibili in 44 atenei italiani.

Il quadro emerso dai primi appelli è omogeneo su tutto il territorio: non ci sono grandi differenze tra le regioni nei voti ottenuti, e la percentuale di studenti promossi resta estremamente bassa. Gli esami, della durata di 45 minuti con 31 domande a scelta multipla o a completamento, richiedono un punteggio minimo di 18 su 30 per essere superati. I risultati confluiranno nella graduatoria nazionale che assegnerà i posti disponibili.

Intanto, i primi ricorsi si stanno già preparando, a conferma delle tensioni e delle difficoltà generate dalla nuova modalità di selezione. Gli esami per la seconda prova, fissata per il 10 dicembre, sono già pronti e non si prevede alcuna semplificazione, rendendo ancora più critico il passaggio al semestre filtro.

Se da un lato i numeri ridimensionano le polemiche sulla presunta copiatura, sulle irregolarità e sulla diffusione di immagini dei compiti sui social, dall’altro emergono nuovi rischi: quello di avere un numero di studenti ammessi inferiore ai posti disponibili è concreto e senza precedenti. L’esito del semestre filtro metterà così alla prova la riforma, che punta a garantire un accesso più aperto e meritocratico alla facoltà di Medicina.

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