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AMBIENTE

Dall’oasi scompare la canna

L’allarme del presidente Erminio Boscolo Bibi

Dall’oasi scompare la canna

SOTTOMARINA - La canna di Ravenna quasi scomparsa dall'oasi di San Felice. Il comitato per il recupero del Forte lancia un nuovo grido d'allarme: la canna di Ravenna, pianta autoctona e rara, è ormai quasi del tutto scomparsa dall'oasi naturalistica di San Felice. A denunciarlo è il presidente Erminio Boscolo Bibi, che ricorda come appena due anni fa fossero stati censiti diversi esemplari di questa specie, un tempo diffusa lungo le dune costiere fino a Brondolo, ma oggi praticamente estinta nel resto del territorio comunale.

Si tratta di una pianta preziosa per la biodiversità locale - afferma Boscolo Bibi -. Nel 2023 avevamo individuato undici cespi adulti, ben sviluppati e protetti dagli infestanti grazie a interventi manuali mirati. Ma con l'avvio dei lavori di recupero ambientale, nel dicembre 2024, la situazione è precipitata”. Secondo il comitato, l'uso di mezzi pesanti per la bonifica dell'area ha compromesso irrimediabilmente la sopravvivenza della canna di Ravenna. “Avremmo auspicato un approccio più rispettoso e selettivo - prosegue il presidente -. Purtroppo, prima che l'area venisse completamente recintata, abbiamo potuto constatare che solo cinque dei cespi originari erano ancora presenti”. Il caso solleva interrogativi sull'efficacia e la sensibilità degli interventi di riqualificazione ambientale, soprattutto quando si tratta di tutelare specie vegetali rare e radicate nel patrimonio naturale locale.

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