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Venezia, intensificati i controlli sui porter abusivi

Fermati diversi portabagagli nella zona della stazione

Venezia, intensificati i controlli sui porter abusivi

VENEZIA - Proseguono a Venezia i controlli della polizia locale sui porter abusivi, con diverse persone bloccate negli ultimi giorni mentre tentavano di trasportare bagagli dei turisti senza alcuna autorizzazione. L’ultimo intervento risale a pochi giorni fa, quando la barca della polizia locale ha portato via almeno due facchini dall’area della stazione.

La zona interessata dai controlli resta quella tra Piazzale Roma e il ponte di Calatrava, fino agli Scalzi, attraversando il piazzale della stazione Santa Lucia, dove i facchini irregolari, spesso giovani e in alcuni casi minorenni, si appostano quotidianamente. Secondo quanto conferma il vicecomandante della polizia locale, Gianni Franzoi, si tratta di volti noti, alcuni dei quali già fermati in passato.

Il modus operandi è consolidato: davanti si posizionano giovani che si mostrano gentili e offrono aiuto ai turisti, in particolare donne e coppie anziane. Una volta accettato l’aiuto, intervengono gli adulti che afferrano i bagagli e attendono il pagamento, spesso superiore a quello inizialmente pattuito. Le cifre richieste arrivano fino a 50 euro, e talvolta, secondo quanto emerge dalle indagini, anche a 100 euro in casi di minacce o estorsione.

Recenti episodi hanno confermato la prassi: negozianti hanno assistito a due giovani dell’est Europa che trasportavano grossi trolley di turiste, chiedendo poi somme aggiuntive rispetto a quanto concordato. Queste attività truffaldine, spesso reiterate, hanno portato la polizia locale a intervenire in borghese, monitorando la zona e accertando irregolarità.

Dall’inizio del 2025, sono 61 le contravvenzioni elevate nei confronti di 31 uomini di nazionalità rumena, tutti senza permessi né licenze comunali. Un’indagine precedente, a primavera, aveva portato allo smantellamento di un covo abusivo a Marghera, nell’area della Banchina dei Molini, dove quattro uomini tra i 18 e i 53 anni avevano allestito tende e baracche come base logistica per l’attività illecita. Tre di loro erano stati denunciati anche per aggressione a un commerciante bengalese.

Gli accertamenti della polizia hanno coinvolto anche i turisti vittime dei facchini abusivi. Dai racconti emerge una costante: insistenza e richieste superiori al prezzo inizialmente pattuito, con scarti di 5-10 euro che molti turisti, per evitare problemi, preferiscono pagare.

«Il monitoraggio è continuo – sottolinea l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce – e l’attenzione al fenomeno resta alta. Anche con i controlli in borghese accertiamo le irregolarità e tuteliamo i cittadini e i visitatori».

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