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10.12.2025 - 17:17
VENEZIA -La farsa del finto controllore di Trenitalia, questa volta, è costata cara ad Andrea Diprè. Il personaggio mediatico trentino, 51 anni, noto e discusso per le sue apparizioni televisive e i video “trash” su sesso e droga, è stato denunciato nei giorni scorsi dal Compartimento di Polizia Ferroviaria del Veneto per usurpazione di funzioni pubbliche.
Diprè si era fatto riprendere mentre, a bordo di un convoglio regionale, fingeva di verificare i titoli di viaggio dei passeggeri, spacciandosi per personale di Trenitalia. Le immagini, successivamente pubblicate su YouTube, lo mostrano mentre valida i biglietti con il telefono lungo la tratta Portogruaro–Venezia Santa Lucia, simulando un controllo ufficiale. Il video, però, non è passato inosservato: a qualcuno non è piaciuto il comportamento del “finto controllore”, tanto da segnalarlo alle forze dell’ordine.
I fatti risalgono al mese di ottobre. La segnalazione è arrivata inizialmente alla Polizia Ferroviaria del Piemonte da parte di un cittadino che, casualmente, si era imbattuto nel filmato pubblicato dal fondatore del canale Diprè TV, all’interno del quale promuove artisti indipendenti. Proprio da quelle immagini la polizia ha riconosciuto senza difficoltà Diprè.
Avviate le indagini, gli agenti hanno ricostruito l’episodio e identificato il 51enne, che si era spacciato per capotreno in servizio di controllo dei biglietti, filmando le scene e pubblicandole sui social, vantandosi di riuscire a prendersi gioco degli ignari viaggiatori. A suo carico la Polfer contesta il reato di usurpazione di funzioni pubbliche.
Quando è stato rintracciato, Diprè si trovava a bordo di un convoglio sulla linea Venezia–Portogruaro–Caorle. Per questo motivo è stata richiesta la collaborazione del personale della Polizia Ferroviaria del Veneto, che è intervenuto per bloccarlo. La visione del video pubblicato sui social, in cui il presentatore e attore si presentava come dipendente di Trenitalia–Ferrovie dello Stato fingendo di scansionare i biglietti, ha permesso alla squadra di Polizia Giudiziaria della Polfer di risalire con certezza alla sua identità.
Negli ultimi tempi Diprè aveva anche dichiarato pubblicamente di voler intraprendere un percorso di disintossicazione, arrivando a lanciare una richiesta d’aiuto. Una vicenda che ora si chiude con una denuncia formale e con l’intervento della Polizia Ferroviaria.
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