Igiene ambientale, lo sciopero salta all’ultimo

VENEZIA - Colpo di scena nella vertenza sul contratto nazionale dell’igiene ambientale. Lo sciopero previsto per oggi, martedì 10 dicembre, dopo undici mesi di attesa per il rinnovo contrattuale, è stato revocato a poche ore dal via. Saltano quindi le manifestazioni e i sit-in programmati, compreso quello annunciato a Venezia in campo San Tomà, che avrebbe coinvolto anche i lavoratori di Veritas.

La svolta è arrivata nella serata di lunedì 9 dicembre, con la firma dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale 2025-2027 da parte di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. Un’intesa che rimette in moto una trattativa rimasta ferma a lungo e che ora dovrà essere sottoposta al giudizio dei lavoratori.

Al centro dell’accordo restano le richieste avanzate dalla categoria: maggiori tutele, salari adeguati all’aumento del costo della vita e una revisione dell’organizzazione del lavoro. Temi che, pur avendo portato alla revoca dello sciopero odierno, non chiudono del tutto il fronte della mobilitazione.

La firma, infatti, riapre la possibilità per i lavoratori dell’igiene ambientale di aderire allo sciopero generale proclamato dalla Cgil per giovedì 12 dicembre. Il settore era stato inizialmente escluso dalla Commissione di garanzia proprio per la concomitanza con la protesta del 10 dicembre, ora annullata.

Se lo sciopero del 12 verrà confermato, potrebbero verificarsi disagi anche sul territorio veneziano: a rischio la raccolta dei rifiuti, compresa la differenziata, così come l’apertura del call center, dei Centri di raccolta e degli Ecomobili. Saranno comunque assicurate le prestazioni minime previste dalla legge, in particolare per ospedali e grandi comunità, mentre restano esclusi esercizi commerciali, attività industriali e utenze domestiche.

I servizi torneranno regolari al termine dello sciopero.