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veneto
11.12.2025 - 17:22
VENEZIA - Negli ultimi mesi, la Polizia Postale ha registrato un crescente numero di denunce relative al furto dei profili WhatsApp. La modalità utilizzata dai truffatori è semplice, ma estremamente efficace: le vittime vengono contattate tramite un messaggio proveniente da uno dei loro stessi contatti, aumentando così la percezione di affidabilità.
Il messaggio truffaldino, generalmente, recita: “Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”. Se la vittima risponde fornendo il codice, il truffatore ottiene immediatamente il controllo del profilo WhatsApp. Una volta preso possesso dell’account, il profilo viene utilizzato per inviare messaggi fraudolenti, diffondere link potenzialmente pericolosi o modificare le impostazioni del profilo, chiedendo poi un riscatto per il recupero.
La Polizia Postale ha sottolineato l’importanza di alcune regole fondamentali per proteggersi da questo tipo di truffa. Primo, non condividere mai codici di verifica o informazioni personali con nessuno, anche se il messaggio proviene da un contatto conosciuto. Secondo, prestare attenzione alle richieste inaspettate e insolite, evitando di rispondere automaticamente. Terzo, è consigliabile abilitare le notifiche di sicurezza, che informano l’utente ogni volta che un contatto cambia il codice di accesso a sei cifre, e la verifica a due passaggi, che richiede l’inserimento di un PIN personale ogni volta che si registra il proprio numero su WhatsApp.
Gli esperti invitano gli utenti a mantenere alta la guardia, perché la semplicità della truffa la rende particolarmente insidiosa, soprattutto per chi non è avvezzo alle pratiche di sicurezza digitale.
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