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11.12.2025 - 16:58
VENEZIA - Diciotto miliardi di euro investiti in un solo anno, 241 nuovi mezzi consegnati, oltre 35mila treni riportati in orario e una puntualità dell’Alta Velocità cresciuta di tre punti percentuali. Sono alcuni dei risultati messi a segno dal Gruppo FS nel primo anno di attuazione del Piano Strategico 2025–2029, illustrati oggi dall’amministratore delegato Stefano Antonio Donnarumma e dal presidente Tommaso Tanzilli, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Il 2025 segna per il Gruppo un anno di svolta, caratterizzato da investimenti senza precedenti, modernizzazione della flotta e una forte accelerazione sulla qualità del servizio. Dei 18 miliardi complessivi investiti, circa sette miliardi rientrano nel perimetro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), portando il totale dei fondi PNRR già utilizzati a quota 18 miliardi su 25. “Il primo anno del Piano Strategico ha dimostrato la capacità del Gruppo FS di tradurre la visione industriale in risultati concreti e misurabili”, ha sottolineato Donnarumma, evidenziando come la trasformazione industriale abbia riguardato governance, organizzazione, digitalizzazione e sicurezza.
Il Piano prevede una traiettoria di lungo periodo che si estende fino al 2034, con ulteriori investimenti per 177 miliardi di euro. L’obiettivo dichiarato è costruire un sistema ferroviario moderno, affidabile e competitivo, in grado di sostenere la crescita economica dell’Italia e migliorare la qualità della mobilità dei cittadini. Il presidente Tanzilli ha spiegato che “la forza del Piano risiede nella chiarezza degli obiettivi, nella continuità della traiettoria di sviluppo e nella qualità delle persone che ogni giorno lavorano per rendere più efficiente, sicuro e competitivo il sistema dei trasporti del Paese”

Sul fronte operativo, nel 2025 sono stati consegnati 241 nuovi mezzi tra treni e autobus a basso impatto ambientale, tra cui il Frecciarossa 1000 di nuova generazione. La puntualità dell’Alta Velocità è aumentata di tre punti percentuali, mentre quella dei treni regionali e Intercity ha registrato incrementi rispettivamente di un punto e tre punti percentuali, con oltre 35mila treni riportati in orario. L’attenzione alla sicurezza ha prodotto una riduzione del 35% degli infortuni gravi.

Il traffico passeggeri ha raggiunto numeri importanti: 577 milioni di viaggiatori trasportati a livello nazionale e 253 milioni all’estero, con una crescita del 15% rispetto al 2024. FS ha inoltre accelerato sul fronte internazionale con l’avvio dell’operatività di FS International, che coordina tutte le partecipazioni estere nel trasporto passeggeri, e con l’avvio di nuovi progetti ad alto impatto come i corridoi Parigi–Bruxelles, Parigi–Londra e la futura Alta Velocità in Germania. Il Gruppo sta inoltre esplorando mercati ad alto potenziale come gli Stati Uniti, con l’obiettivo di consolidare una presenza globale integrata.
Gli investimenti hanno riguardato anche la rete ferroviaria e le infrastrutture: digitalizzazione, implementazione dei sistemi ERTMS, manutenzione predittiva e realizzazione della nuova infrastruttura nazionale dedicata alla connettività ferroviaria, con il completamento della tratta pilota Torino–Greggio. La gestione dell’energia ha registrato progressi significativi con la nascita di FS Energy e l’approvvigionamento di 275 GWh/anno di energia verde, ponendo le basi per un consumo rinnovabile previsto al 19% entro il 2029 e al 40% entro il 2034.

Un ruolo centrale è stato riservato al capitale umano: è stata lanciata la Scuola FS, la prima Corporate Academy del Gruppo, per sviluppare competenze tecniche e manageriali, mentre il rinnovo del CCNL ha rafforzato welfare e formazione. Inoltre, il nuovo modello di leadership punta su integrità, coraggio e responsabilità, elementi chiave della trasformazione industriale.

Il Piano Strategico si fonda su cinque Business Unit integrate: infrastrutture ferroviarie (RFI e Italferr), infrastrutture stradali (Anas), trasporto passeggeri in Italia (Trenitalia e Busitalia), trasporto passeggeri internazionale (FS International) e logistica (FS Logistix). Ciascuna unità contribuisce in modo coordinato alla modernizzazione e all’efficienza del Gruppo, potenziando l’intermodalità, la digitalizzazione e la sostenibilità, con un impatto positivo stimato di 18 miliardi di euro sul PIL nazionale e 120mila posti di lavoro tra diretti e indiretti.

Tra le leve strategiche di accelerazione del Piano, FS evidenzia l’importanza di un modello regolatorio stabile basato sulla RAB per sostenere investimenti a lungo termine, l’integrazione verticale nel turismo e nel trasporto merci, e il rafforzamento internazionale per aumentare la competitività europea. Il piano tecnologico da oltre 20 miliardi di euro fino al 2034 punta a digitalizzazione della rete, connettività, sicurezza e manutenzione predittiva, ponendo solide basi per una mobilità più moderna e sostenibile.
“Con questo percorso, il Gruppo FS si conferma più solido, moderno e orientato alla performance – conclude Donnarumma – costruendo processi chiari, governance efficace e capacità esecutiva rafforzata, per accompagnare la trasformazione della mobilità italiana nei prossimi decenni”.
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