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DAL COMUNE

Palazzo Granaio verso la riapertura

Completati lavori su impianti e primo piano, ultimi interventi su intonaci e allestimenti interni

Palazzo Granaio verso la riapertura

CHIOGGIA - In dirittura d'arrivo la consegna di Palazzo Granaio. Lo ha annunciato l’assessore ai lavori pubblici Angelo Mancin rispondendo a una interrogazione, durante l’ultimo consiglio comunale, del consigliere del Pd Jonatan Montanariello.

“È circa tre anni che seguo l’iter di questi lavori - ha spiegato l’assessore - e purtroppo i tempi per la sistemazione dello storico Palazzo sono stati molto lenti. Rallentamenti dovuti, negli ultimi mesi, a delle rotture che si sono verificate al primo piano del pavimento. Si è dovuto sentire la Sovraintendenza per capire come procedere e che tipo di intervento fare. Le ditte sono così andate avanti con altri cantieri e noi siamo finiti in coda causando un ulteriore rallentamento dei lavori.

Ora i lavori sono in dirittura d'arrivo. È stato completato il primo piano, sono stati sistemati i termoconvettori, gli impianti di illuminazione, completata la parte nord-ovest con scala e ascensore. Sul lato sud mancano gli intonaci interni ed esterni. Per quanto riguarda le tempistiche, entro la fine di quest'anno dovrebbe essere già operativo. Ci stiamo muovendo per quanto riguarda l’acquisto degli allestimenti interni e quindi contiamo, per la primavera del prossimo anno, di metterlo a disposizione della cittadinanza.

Palazzo Granaio dovrebbe diventare, almeno sulla carta, una pinacoteca e uno spazio da adibire a mostre e eventi culturali di grande importanza. Il Granaio è uno degli edifici più antichi di Chioggia in stile gotico. La targa affissa alla facciata riporta la data del 1328. Anticamente era adibito a deposito di grano. È sopravvissuto a guerre e saccheggi proprio in virtù della sua funzione.

Nasce da un progetto dell’architetto Matteo Caime e poggia su 4 file di 64 colonne. Sulla facciata dipinta di rosso antico, tra le finestre, si trova un’edicola con l'immagine della Madonna col Bambino attribuita a Jacopo Sansovino. Per un certo periodo ci fu una chiesetta, la cappellina, molto frequentata dai devoti chioggiotti. In passato è stato anche sede di una scuola media e della banda cittadina.

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