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POLITICA
13.12.2025 - 16:45
L’ormai ex consigliere regionale Marco Dolfin (Lega)
CHIOGGIA - La nuova giunta regionale “pende” verso Padova. E il consigliere regionale uscente chioggiotto della Lega Marco Dolfin (primo dei non eletti e presente a palazzo Balbi nella scorsa legislatura Zaia) resta fuori dal nuovo consiglio.
Sarebbe bastata la semplice riconferma del precedente assessore al bilancio Francesco Calzavara per permettere alla città di avere un consigliere regionale tra i banchi della maggioranza. La sua conferma, per alcuni, nei giorni scorsi era data addirittura per certa. Invece la nuova giunta vede un solo assessore veneziano, Pavanetto (Fdi), e così il leghista Dolfin è rimasto fuori dal consiglio. Continuerà, dunque, a fare il consigliere comunale della Lega in una situazione non facile, dal punto di vista politico, a livello locale.
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L’unico a rappresentare la città a palazzo Balbi rimane quindi il consigliere del Pd Jonatan Montanariello che siederà sui banchi dell’opposizione.
Per la città, dunque, due passi indietro per quanto riguarda la presenza in consiglio regionale rispetto alla passata legislatura, quando, oltre al riconfermato Montanariello, c’erano appunto Marco Dolfin della Lega e Erika Baldin del Movimento 5 Stelle che, quest’anno, ha deciso di non ricandidarsi.
Intanto proprio l’esponente dem si rivela già molto critico nei confronti della nuova giunta varata da Alberto Stefani: “Non posso che esprimere forte preoccupazione per l’evidente sbilanciamento territoriale e per lo strabismo politico nei confronti di Venezia e della sua provincia - sottolinea Montanariello - la composizione della giunta parla chiaro: cinque assessori di matrice padovana e un solo assessore veneziano. Un dato che rappresenta un segnale politico inequivocabile e che conferma come, nei programmi della destra, la città capoluogo di Regione non venga considerata strategica né centrale, nonostante Venezia rappresenti uno dei brand più forti e riconoscibili dell’intero Veneto nel mondo e dell’identità regionale”.
Ma segnali negativi, secondo l’esponente dem, arrivano anche dalla pesca: “Non è stato fatto alcun cenno a questa delega - sottolinea - e non è stato indicato l’assessore di riferimento. Non si comprende se la delega resterà in capo al presidente Stefani, se confluirà con le attività economiche all’assessore Bitonci o se verrà assegnata all’assessore Bond nell’ambito dell’agricoltura. Mentre in conferenza stampa si annunciava la giunta, noi eravamo in riva insieme ai pescatori per cercare di capire chi sarebbe stato il nuovo assessore alla pesca, viste le enormi difficoltà che sta attraversando il comparto. Scopriamo invece che non solo non viene annunciato oggi, ma che non se ne è parlato neppure nei giorni precedenti sulla stampa. Un segnale evidente che il presidente - al quale auguriamo comunque buon lavoro insieme a tutta la sua giunta - non parte con il piede giusto nei confronti di un settore fondamentale per la nostra Regione. Non si può continuare a valorizzare la pesca solo a parole”.
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