Un viaggio nella città che fu

CAVARZERE - Il maestro Carl Baldi, ricercatore e divulgatore di storia locale, ha nel tempo scritti diversi libri sulla storia e su personaggi di Cavarzere. Alcuni di questi libri sono nati dalla sinergia con il fotografo Duilio Avezzù, che ha messo a disposizione il suo notevolissimo archivio fotografico.

Questo elegante volume riprende ed amplia, con un più ricco corredo fotografico, una precedente pubblicazione degli stessi autori del 1989: “Cavarzere. Immagini dal 1880 al 1960”.

Il nuovo libro, come il precedente, si propone di comporre, attraverso le immagini il “ritratto” della città così come si era andata formando nel periodo successivo all’unificazione dell’Italia e sottolinea le trasformazioni del centro, che avvengono a seguito dell’alluvione dell’Adige del 1882.

Dopo quell’alluvione si è avuto, infatti, il riassetto dell’area lungo il fiume e la costruzione del muraglione destro a difesa della città.

La quasi totale distruzione di Cavarzere a seguito dei bombardamenti alleati dell’aprile del 1945, per frenare la ritirata dell’esercito tedesco, rende quanto mai preziosa, soprattutto per le nuove generazioni, questa raccolta di immagini e le ricche, dettagliate e precise descrizioni che la accompagnano.

Dopo i saluti ai presenti e le parole di ringraziamento agli autori da parte dell’assessore al bilancio, Ilaria Turatti, Duilio Avezzù ha raccontato la genesi del libro.

In assenza di Carlo Baldi, la professoressa Liana Isipato ha parlato con grande efficacia di questo nuovo servendosi della proiezione di diapositive di fotografie presenti nel libro. La professore Isipato ha diviso la sua presentazione in temi, le chiese, gli edifici, i ponti, le piazze ed ha affidato a Laura Cominato e Roberta Ruzza, attrici della filodrammatica di Cavarzere, la lettura di alcuni passi del libro.

Un viaggio nel tempo quanto mai apprezzato dal numeroso pubblico presente. Un libro la cui pubblicazione è stata resa possibile da contributi dell’Assessorato alla Cultura, dalla Ditta Offshore Jeans Couture, dalla Fondazione Clodiense Onlus, da Grafiche Mariotto e da Global System Service Impianti.