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IL CASO
18.12.2025 - 02:14
CHIOGGIA - Scoppia il caso Tari, la Confcommercio lancia l’allarme: “Aumenti insostenibili, serve un confronto con il Comune”. Sulla tariffa dei rifiuti l’associazione chiede una revisione urgente del sistema alla luce degli aumenti registrati negli ultimi anni.
A denunciarlo è il presidente dell’associazione, Alessandro Da Re, che parla di rincari ormai “non più sostenibili” per famiglie e imprese. “Invece di vivere con serenità il periodo natalizio – afferma Da Re – ci troviamo ancora una volta a dover affrontare l’ennesimo aumento indiscriminato della Tari, che da tempo denunciamo insieme a tutte le categorie economiche del territorio”.
Secondo i dati forniti da Confcommercio, l’incremento previsto per il 2025 si aggira intorno al 10%, che si somma ai rincari degli anni precedenti, portando l’aumento complessivo al 35% per le famiglie e al 45% per le attività economiche. Il saldo in arrivo in questi giorni, relativo all’annualità 2025, starebbe già mettendo in difficoltà numerosi cittadini e imprenditori. L’associazione di categoria sottolinea di aver più volte sollecitato l’amministrazione comunale su due fronti: da un lato, verificare la corrispondenza tra quanto pagato e i servizi effettivamente erogati, anche confrontando le tariffe con quelle di altri Comuni della Città Metropolitana di Venezia; dall’altro, introdurre un sistema di tariffazione puntuale, che premi chi produce meno rifiuti.
Confcommercio ricorda inoltre di aver proposto l’istituzione di un tavolo di confronto tra Comune e categorie economiche, con l’obiettivo di individuare soluzioni innovative per migliorare il servizio e contenere i costi.
“Purtroppo – aggiunge Da Re – finora ci siamo scontrati con un muro fatto di esigenze di bilancio e rigidità imposte da Arera, che a nostro avviso potrebbero essere superate con un’analisi più puntuale dei costi e dei servizi”. L’associazione lancia infine un monito: il rischio concreto è che molti non riescano a far fronte ai pagamenti, con la conseguenza che il gettito previsto non venga comunque raggiunto. Da qui l’appello conclusivo: “Chiediamo all’amministrazione di convocare al più presto un tavolo di confronto serio e costruttivo, per arrivare preparati al 2026 con soluzioni condivise e sostenibili”.
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