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IL CASO

Il commissario fa tremare il turismo

A gennaio si voterà il bilancio di previsione ma non è chiaro se e come si arriverà in aula

Il commissario fa tremare il turismo

A gennaio si voterà il bilancio di previsione ma non è chiaro se e come si arriverà in aula

CHIOGGIA - Maggioranza: tutto tace, le categorie turistiche temono lo spettro del commissario e chiedono responsabilità a chi è al governo della città. Dopo l'ultimo consiglio comunale della situazione attuale in cui versa l'amministrazione Armelao non si è più saputo nulla. Un altro consiglio comunale è stato annullato e, attualmente, la maggioranza sarebbe sotto nelle votazioni dopo aver perso l'appoggio di Energia Civica. Armelao ha meno di un mese per trovare la quadra perché a gennaio si voterà il bilancio di previsione. Sarebbe un vero e proprio harakiri politico presentarsi in aula senza avere ben chiaro chi vota a favore e chi contro.

Sulla situazione attuale le categorie turistiche della città esprimono preoccupazione: “In una fase di cambiamento amministrativo così delicata, anche alla luce della recente nomina del nuovo assessore regionale al turismo, l’ipotesi di un commissariamento per Chioggia sarebbe estremamente penalizzante - sottolinea il presidente dell'associazione albergatori Giuliano Boscolo Cegion - Significherebbe bloccare il confronto politico e amministrativo proprio nel momento in cui servono decisioni, visione e capacità di interlocuzione con la Regione. Riteniamo quindi fondamentale che l’amministrazione comunale trovi al più presto una sintesi. Il Sindaco sciolga le riserve, comunichi il nuovo assetto della Giunta e si inizi immediatamente a lavorare sulle tante questioni aperte, a partire da quelle strategiche per lo sviluppo turistico ed economico della città. Come Federalberghi esprimiamo la nostra fiducia nel sindaco Mauro Armelao, auspicando che si possa aprire già da subito una fase operativa, concreta e responsabile, nell’interesse di Chioggia e del suo tessuto economico".

Giorgio Bellemo dell'Ascot si dice “Contro da sempre all'ipotesi di un commissario e questo vale per tutti, di qualsiasi sia il colore dell'amministrazione comunale. Preferisco sempre che, chi amministra, lo faccia per 5 anni e poi decidano gli elettori cosa fare. Di certo, in questo caso, se vanno “a casa” non è certamente per merito dell'opposizione, avrebbero fatto tutto da soli. L'arrivo del commissario non sarebbe positivo: Con la politica hai modo di confrontarti e scontrarti, con il commissario no. Sarebbe meglio che tutti facessero tutti un passo indietro tutti, mettersi una mano sulla coscienza e governiamo su 4 o 5 punti che non riguardino solo l'edilizia”.

Sulla questione interviene anche il presidente di Gebis Spiagge Gianni Boscolo Moretto: “La difficoltà amministrativa che sta coinvolgendo il governo della nostra città, sta producendo effetti rilevanti sia sul piano amministrativo sia sul tessuto economico locale, con ricadute che rischiano di protrarsi nel tempo se non si perverrà rapidamente a una soluzione politica chiara e stabile. Sul piano amministrativo, l’impatto principale è rappresentato da un indebolimento della capacità decisionale. Una maggioranza fragile o incerta tende a rallentare l’approvazione di atti strategici, come piani urbanistici, programmazione delle opere pubbliche e gestione dei fondi sovracomunali. In questo contesto l’azione amministrativa rischia di limitarsi all’ordinaria amministrazione, riducendo la possibilità di assumere decisioni strutturali e di medio-lungo periodo. Le ricadute sulle attività economiche risultano essere significative. Le imprese, in particolare nei settori chiave di Chioggia come turismo, balneazione, pesca, commercio, necessitano di un interlocutore istituzionale stabile, in grado di garantire certezze normative, continuità amministrativa e tempi certi nelle autorizzazioni. In sintesi, la crisi di una giunta amministrativa non è solo un problema politico, ma un fattore che può tradursi in un freno allo sviluppo economico e alla competitività del territorio. Per questo motivo appare fondamentale ristabilire in tempi brevi condizioni di stabilità istituzionale, nell’interesse della città, delle imprese e dell’intera comunità chioggiotta.”

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