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veneto
19.12.2025 - 15:38
VENEZIA - Più tutele per la salute pubblica e animale, maggiori strumenti per contrastare epizoozie e zoonosi, e un riconoscimento concreto per i medici veterinari del territorio: è questo l’esito dell’approvazione dell’emendamento a prima firma della senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia), inserito nella Manovra durante i lavori in Commissione Bilancio a Palazzo Madama.
La norma interviene in modo strutturale sul sistema sanitario nazionale, prevedendo che i medici veterinari specialisti ambulatoriali convenzionati – titolari al 1° gennaio 2026 di un incarico a tempo indeterminato da 38 ore settimanali e in possesso del titolo di specializzazione richiesto – possano, previo giudizio di idoneità, essere inquadrati nei ruoli dirigenziali delle aziende sanitarie, con il trattamento previsto dal contratto nazionale dell’area dirigenziale veterinaria.
L’obiettivo, spiega Nocco, è duplice: rafforzare la capacità operativa della sanità veterinaria pubblica nei territori, sempre più esposta al rischio di emergenze sanitarie animali, e valorizzare le competenze dei professionisti già attivi nel sistema, riconoscendo l’esperienza maturata e garantendo equità contrattuale. "Con questa norma – afferma la senatrice – rafforziamo la prima linea di difesa del nostro sistema sanitario contro le malattie animali che possono mettere a rischio intere filiere agroalimentari o trasformarsi in emergenze per la salute pubblica. La prevenzione passa da un presidio veterinario efficiente e diffuso sul territorio. L’emendamento risponde sia alla necessità di potenziare la risposta del SSN alle emergenze sanitarie, sia a quella di valorizzare il lavoro quotidiano dei veterinari convenzionati, troppo spesso rimasti invisibili nonostante impegno, continuità e qualità del servizio".
L’inquadramento nei ruoli dirigenziali sarà possibile senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, grazie a un meccanismo di compensazione basato sulla riduzione progressiva delle ore di specialistica convenzionata a seguito dei nuovi inquadramenti o delle cessazioni già intervenute. Le Regioni dovranno rendicontare annualmente gli inquadramenti effettuati, le risorse utilizzate e le ore convenzionali disattivate, garantendo così trasparenza e sostenibilità del processo.
Secondo Nocco, si tratta di una svolta concreta e attesa da anni dai territori e dalle associazioni di categoria. "Mettiamo fine a un’inspiegabile sottovalutazione del ruolo dei veterinari nella sanità pubblica e investiamo con coraggio nella prevenzione, nella sicurezza alimentare e nella tutela della salute collettiva. È così che si difende davvero l’agricoltura italiana".
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