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Dall'Italia
21.12.2025 - 17:00
VENEZIA - Saranno feste di Natale e fine anno all’insegna dei viaggi per milioni di italiani. Tra rientri a casa dai familiari e brevi vacanze di relax, dal mare alla montagna, passando per città d’arte e borghi famosi per i mercatini, tra Natale e Befana si metteranno in movimento oltre 19 milioni di persone. È quanto emerge dai dati elaborati da Tecné per Federalberghi, che fotografano un periodo festivo molto dinamico sul fronte turistico.
Nel complesso, per le festività di fine 2025 si prevedono 19 milioni e 270mila partenze. A Natale viaggeranno 7 milioni e 860mila italiani, mentre per Capodanno sono attesi 4 milioni e 500mila spostamenti. Più contenuti i numeri dell’Epifania, con 990mila partenze. C’è poi una fetta consistente di viaggiatori, pari a 5 milioni e 870mila persone, che sceglierà una “vacanza lunga”, includendo almeno due festività nel proprio soggiorno.
La stragrande maggioranza resterà entro i confini nazionali: il 91% degli italiani sceglierà infatti una meta in Italia, mentre solo il 9% andrà all’estero. Intanto, sul fronte della sicurezza, il Viminale ha annunciato un rafforzamento dei controlli nei luoghi più affollati, dai mercatini agli eventi di richiamo come concerti e cerimonie. Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica mantiene alta l’attenzione anche sui rischi legati all’estremismo, con un monitoraggio che si estende anche alle dinamiche online.
In crescita anche il giro d’affari legato alle vacanze: il volume complessivo della spesa toccherà i 16,3 miliardi di euro. Solo il Natale genererà un indotto di 4,1 miliardi, mentre la vacanza lunga peserà per 8,7 miliardi. Per Capodanno la spesa prevista è di circa 3,1 miliardi di euro. Durante un soggiorno lungo la spesa media pro capite sarà di 1.482 euro, con una forte differenza tra chi resterà in Italia (1.320 euro) e chi sceglierà l’estero, dove la spesa salirà a quasi 3.000 euro.
Segnali positivi arrivano anche dal turismo organizzato, che registra un aumento medio del 10% nei ricavi e del 7% nei passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2024. Cresce soprattutto il lungo raggio: Thailandia e Maldive guidano le preferenze, seguite da Kenya, Zanzibar, Stati Uniti e Argentina. Bene anche il settore crocieristico, che si conferma una scelta sempre più diffusa anche tra i più giovani.
Non mancano però le note dolenti sul fronte dei prezzi. Assoutenti segnala rincari medi del 6% per chi pernotterà fuori casa tra Natale ed Epifania. A soffrire di più saranno gli amanti della neve: gli skipass continuano ad aumentare e in alcune località si registrano rincari fino al +40% rispetto alla stagione invernale 2021/2022. Anche le strutture ricettive delle zone sciistiche mostrano listini più alti, con aumenti compresi tra il 26% e il 36% rispetto a quattro anni fa.
Secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, i dati raccontano la capacità di resilienza e adattamento degli italiani, pur in un contesto economico non semplice. Le risorse limitate – sottolinea – costringono comunque molti potenziali viaggiatori a rinunciare. Resta però forte la voglia di tradizioni, famiglia e relax, spesso senza allontanarsi troppo da casa: mercatini, città d’arte e mete facilmente raggiungibili restano le scelte più amate. Il turismo domestico, conclude Bocca, è ancora una volta il vero volto del Natale 2025.
A favorire le partenze contribuisce anche il calendario, con il 25 dicembre di giovedì, Capodanno di mercoledì ed Epifania di martedì, una combinazione che incentiva ponti e soggiorni più lunghi. Sullo sfondo, già si intravede la sfida delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, che rappresenteranno un banco di prova importante per l’intero comparto turistico italiano.
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