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IL CASO

Movida rumorosa, cresce il malumore

Il comitato dei residenti denuncia weekend tra caos e degrado durante gli eventi natalizi

Movida rumorosa, cresce il malumore

La presidente Roberta Spanio accusa locali e l’amministrazione comunale: pronti nuovi esposti

CHIOGGIA - Centro storico di Chioggia, i residenti esasperati: “Week-end da incubo tra schiamazzi, sosta selvaggia e degrado”. Gli eventi natalizi stanno riscuotendo un grandissimo successo, ma c'è anche il rovescio della medaglia.

Tra eventi natalizi, chiusure domenicali e una movida serale sempre più rumorosa, il cuore della città si trasforma ogni weekend in un luogo caotico e, secondo i cittadini, fuori controllo.

A farsi portavoce del malcontento è Roberta Spanio, presidente del comitato residenti del centro storico, che in una nota accusa apertamente alcuni gestori di locali di non rispettare le regole e di contribuire al degrado dell’area.

Avventori in evidente stato di alterazione alcolica – scrive – concludono la serata tra urla e minacce rivolte a chi chiede solo di poter dormire. In certi casi, sono gli stessi gestori a incitare comportamenti incivili, anziché contenerli”.

Nel mirino anche l’uso improprio del suolo pubblico: “Tavoli, sedie e cartelloni pubblicitari occupano spazi senza alcuna concessione, ignorando i divieti di sosta e le ordinanze comunali. I marciapiedi diventano parcheggi improvvisati, come accaduto recentemente persino in riva Vena, dove un’auto è stata lasciata in sosta in piena zona pedonale”.

Il comitato lamenta inoltre una gestione squilibrata degli eventi natalizi, concentrati esclusivamente nel tratto tra piazzetta Duomo e il municipio, a scapito del resto del territorio.

Le aree più colpite dal caos del fine settimana sarebbero, secondo i residenti, San Giacomo, calle Cavallotti e la zona del Duomo.

Il centro storico è un ambiente prezioso e fragile – prosegue Spanio – ma viene sfruttato fino all'osso per il profitto di pochi, a discapito della qualità della vita di chi ci abita”.

Le critiche si estendono anche all’amministrazione comunale, accusata di non intervenire per risolvere il problema: “È troppo impegnata nei suoi giochi politici per occuparsi dei cittadini”.

Il Comitato ha già presentato diversi esposti alle autorità locali e annuncia di essere pronto a rivolgersi anche alla Prefettura e, se necessario, alla Procura della Repubblica.

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